“Palermo, una giornata storica”
“È con gesti come questo, di portata potremmo dire storica, che il passato fa pace con il presente e il presente con il passato. È una conciliazione che unisce e che ci impegna a proseguire il dialogo e il confronto, sotto il nome della cultura e della convivenza civile fra popoli e persone”.
Così il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni, intervenuto a Palermo in occasione della convegno “Siciliani senza Sicilia. Ebrei di Sicilia in terra d’altri” durante il quale è stata ufficialmente annunciata la decisione dell’arcivescovado di Palermo di concedere alla realtà ebraica locale (sezione della Comunità di Napoli), in comodato d’uso gratuito, un oratorio di proprietà ecclesiastica. Una data, quella dell’annuncio, dai forti risolti simbolici. Cadeva ieri infatti il 524esimo anniversario dall’espulsione degli ebrei dalla Sicilia.
Aperto dai saluti del vicepresidente UCEI Disegni e del maskil della Comunità ebraica di Napoli Ariel Finzi, il convegno ha visto tra gli altri gli interventi di Pierpaolo Pinhas Punturelo, rappresentante per l’Italia dell’associazione Shavei Israel; della storica Serena Di Nepi; del vicario episcopale Raffaele Mangano, intervenuto a nome di monsignor Corrado Lorefice. Importante l’impegno assunto dal vicesindaco di Palermo, Emilio Arcuri, che ha assicurato che i lavori di ristrutturazione dell’oratorio saranno a carico dell’amministrazione cittadina. A moderare l’iniziativa Rita Calabrese dell’Università di Palermo. Tra i presenti Gadi Piperno, del progetto Meridione UCEI, e Michael Freund di Shavei Israel.
Di seguito il testo integrale dell’intervento del vicepresidente dell’Unione
A nome dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, desidero sentitamente ringraziare monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo della Diocesi di Palermo, oggi rappresentato dal Vicario don Mangano per avere affidato questo spazio all’ebraismo italiano.
L’ex Oratorio di Santa Maria del Sabato, proprio perché ubicato nel cuore della giudecca antica, in prossimità di quella che fu una delle sinagoghe più grandi del Mediterraneo, è un luogo ricco di valore simbolico e affettivo per tutto l’ebraismo italiano. È con gesti come questo, di portata potremmo dire storica, che il passato fa pace con il presente e il presente con il passato.
È una conciliazione che unisce e che ci impegna a proseguire il dialogo e il confronto, sotto il nome della cultura e della convivenza civile fra popoli e persone. Auspichiamo, per Palermo, la Sicilia e il Meridione tutto, che questo “antico-nuovo” luogo di studio e di culto, possa dare un contributo di energie culturali e sociali per tutto il territorio.
A Palermo, e in Sicilia, si avverte la voglia di studiare e di tornare alle antiche tradizioni ebraiche, per secoli perdute, ma forse mai completamente lasciate. L’Ucei, da anni, ha varato il Progetto Meridione, per cercare di tenere vivo l’ebraismo nelle regioni del Sud, dove costantemente organizza raduni, incontri, convegni di studio.
Ed è, quindi, con grande piacere che annunciamo anche la recente costituzione della Sezione di Palermo della Comunità Ebraica di Napoli, ente facente parte dell’Ucei, territorialmente competente per il Sud Italia. L’Ucei è un ente nazionale, impegnato in molti fronti, culturali e sociali, e rappresenta attraverso ventuno Comunitàterritoriali e diverse Sezioni di Comunità l’ebraismo italiano ed è presente sull’intero territorio: con questo passo formale ora anche in Sicilia
Desidero infine qui ringraziare anche gli amici palermitani che tanto hanno fatto per giungere a questo momento ed in particolare Evelyne Aouate che da anni si prodiga per far conoscere la cultura e le tradizioni ebraiche nella Città di Palermo e che ha voluto da tempo una sede e un luogo per riunire gli ebrei palermitani ma anche chi a Palermo e in Sicilia viene per ragioni di lavoro o di turismo
E con lei ringrazio l’ISSE – Istituto Siciliano di Studi Ebraici e l’organizzazione Shavei Israel con i quali l’Unione delle Comunità ebraiche Italiane sarà lieta di collaborare come in passato anche per il futuro
Giulio Disegni, vicepresidente UCEI
(Nelle immagini un momento del convegno e le chiavi dell’oratorio)
(13 gennaio 2017)