Venti scatti per raccontare il Cantico
Inaugurata ieri a Torino, nelle sale dell’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria, la mostra “Cantico dei Cantici”. In esposizione venti scatti di Norma Picciotto, dal 2000 attiva nel campo della fotografia artistica. Filo conduttore di questo progetto è appunto il Cantico dei Cantici, uno dei testi biblici più affascinanti. Un testo dove, come noto, regna l’allegoria. Allegoria che è centrale anche nelle fotografie di Picciotto, che restituisce attraverso l’obiettivo la propria interpretazione del testo. Le fotografie sono state lavorate in digitale sovrapponendo immagini su livelli multipli, attraverso le quali la stessa autrice interpreta i versi del più celebre poema con sensibilità e forza visiva. Più scatti per esprimere l’allegoria tra la passione che lega due fidanzati e l’amore tra Dio e il popolo ebraico.
Tema ricorrente negli scatti è quello della vigna, dei filari, dei grappoli d’uva. Poi qua e là si ritrovano frasi d’amore incise da coppie di innamorati sulle panchine dei parchi, sui muri che Norma Picciotto ha catturato con la sua macchina fotografica in giro per il mondo.
La mostra era già stata esposta presso il Polo Museale di Trani e al Medieval Jewish Museum di Lecce.
A presentare la mostra anche Jean Blanchaert, gallerista e illustratore, che ha sottolineato come le fotografie di Picciotto sembrino invitare chi le osserva a immergersi in un’atmosfera dichiaratamente onirica.
“In ciascuno di questi lavori il gioco di risonanze tra immagini e versi si materializza non solo nelle citazioni tratte dal poema ma anche nel catalogo naturalistico tratto dal Cantico e che trasmigra, reinterpretato, nelle immagini” scrive nel catalogo di accompagnamento Fiona Diwan.
Alice Fubini
(13 gennaio 2017)