Verso la Conferenza di Parigi

rassegnaOltre settanta Paesi si apprestano a partecipare domenica al summit organizzato a Parigi sul Medio Oriente. Una conferenza che il Primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha definito “una truffa palestinese sostenuta dalla Francia”, annunciando l’assenza di Gerusalemme da un tavolo che si preannuncia fortemente schiacciato sulle posizioni palestinesi. A Parigi l’Italia invece ci sarà, rappresentata dal ministro degli Esteri Angelino Alfano a cui la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha inviato una lettera aperta nelle scorse ore: “L’auspicio – si legge nel messaggio – è che l’Italia, forte della sua sincera amicizia con Israele, forte del legame indissolubile saldamente incardinato nelle relazioni tra i due paesi su un piano storico, culturale e politico, possa chiaramente esprimere una posizione di sostegno al dialogo che non prescinda, ma al contrario sia fondato, sul diritto inequivocabile all’esistenza in pace e sicurezza dello Stato di Israele”. A Parigi, sottolinea la presidente, l’obiettivo deve essere quello di riportare sui binari i negoziati diretti, evitando pressioni unilaterali. Ma dalla Francia arrivano notizie poco incoraggianti, riportate dal Giornale, secondo cui il governo transalpino ha finanziato nel 2014 una piattaforma filopalestinese al cui interno ci sono gruppi che sostengono il boicottaggio di Israele quando non apertamente connessi a movimenti terroristici.

Ombre nere da Milano a Roma. Dopo l’appello congiunto di ieri dell’UCEI e della Comunità ebraica di Milano affinché non si permetta a gruppi neofascisti di riunirsi sabato prossimo all’Arco della Pace, è da Roma che arrivano segnali inquietanti. Nella Capitale è stata infatti distrutta la lapide dedicata a uno dei simboli dell’antifascismo, Giacomo Matteotti. “Distruggere la targa di Matteotti è colpire la storia e la memoria degli italiani. Imbecilli che non porteranno mai indietro le lancette della storia”, le parole del governatore del Lazio Zingaretti (Il Messaggero Roma). Sempre a Roma nelle scorse ore sono stati invece arrestati sette giovani ritenuti responsabili del pestaggio di un ragazzo a piazza Cavour il 14 ottobre scorso: i sette fanno parte del movimento neofascista Fronte della Gioventù.

Gariwo, la carta dei valori contro odio e radicalismo. L’associazione Gariwo, la foresta dei Giusti, presieduta da Gabriele Nissim, lancia la proposta di una Carta dei valori per il nostro tempo, ispirandosi alla Charta 77, siglata da dissidenti i dissidenti cecoslovacchi il Primo gennaio 1977 e simbolo della lotta per la libertà. Un codice etico contro il radicalismo e al contempo contro le pulsioni xenofobe, da ideare nel corso di quattro incontri che si terranno nelle prossime settimane al Teatro Franco Parenti dal titolo “La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo”. L’iniziativa, ampiamente raccontata oggi dal Corriere, è stata presentata ieri nella sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera e ha visto protagonisti, oltre a Nissim, il presidente della Fondazione, Piergaetano Marchetti, Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, il presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé, Sergio Scalpelli, presidente dell’Associazione Pier Lombardo e lo scrittore e candidato al nobel per la Pace di origine libanese Hafez Haidar.

Musulmani italiani, denunciamo quelli dell’Isis”. “Nell’album di famiglia dell’Islam vanno messi anche i terroristi”, ad affermarlo in un’intervista al Corriere della Sera Izzedin Elzir, da quattordici imam di Firenze e da quasi sette presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche italiane. L’imam afferma, in riferimento al fatto di denunciare quei musulmani che si avvicinano al Jihadismo, che questo “è un obbligo religioso. Già molti anni fa scrivemmo un documento: i musulmani d’Italia contro il terrorismo. Si vietava di fornire a questa gente supporto materiale o anche logistico, verbale o morale”. “La vostra immagine è stata sovrapposta a quella dei Fratelli Musulmani. La rifiuta?”, chiede il giornalista all’imam rispetto alla preoccupante vicinanza dell’Ucoii al movimento dei Fratelli Musulmani. “ Beh, era costruita per una parte dai nostri sbagli, – afferma Elzir – per un’altra da una realtà incapace di comprendere”. Cosa pensa dei Fratelli Musulmani? “Sono un movimento che ha rinnovato il pensiero islamico ma in senso politico ha fatto grandi errori”. Si fa poi riferimento alla ricerca di Michele Groppi, che ha intervistato 440 islamici in tre anni e sostiene che uno su quattro appoggia la guerra santa, uno su tre pensa che chi offende l’Islam vada punito. “Noi – spiega l’imam – l’abbiamo aiutato nella sua ricerca. È nostro interesse conoscere questi dati, prevenire è meglio che curare”.

Moretto contro il fascista. “Un giovane pugile ebreo e un rigattiere collaborazionista sullo sfondo della Resistenza dei perseguitati nella Capitale occupata”, così la Stampa racconta il nuovo libro del direttore del quotidiano torinese Maurizio Molinari scritto assieme ad Amedeo Osti Guerrazzi, Duello nel Ghetto (in uscita per Rizzoli). “A diciassette anni mette i guantoni per difendere la sua comunità. Sfida i nemici, è braccato, catturato, fugge. Un libro ricostruisce la vera storia di Pacifico Di Consiglio”, la presentazione del libro che invece compare sul Venerdì di Repubblica.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked