27 gennaio, dai viaggi alla corsa le iniziative per non dimenticare
Oltre cento studenti partiranno oggi per la Polonia per partecipare al viaggio della Memoria ad Auschwitz, organizzato, come ricorda in un ampio approfondimento il Corriere della Sera, dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ad accompagnare i ragazzi, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli assieme alla presidente UCEI Noemi Di Segni. Tra le altre iniziative ricordate dal Corriere, Run for Mem, che si terrà domenica 22 gennaio a Roma: la prima corsa in Europa attraverso i luoghi della Memoria, organizzata dall’UCEI con il sostegno di Maratona di Roma e Maccabi Italia. “Due i percorsi, – ricorda la Gazzetta, in un articolo a firma di Adam Smulevich – uno agonistico da 10 chilometri (cui è necessario iscriversi – http://ucei.it/runformem/) e uno per famiglie di tre chilometri e mezzo (partecipazione libera). Alla partenza dal quartiere ebraico, alle 10 di mattina, ci sarà Shaul Ladany, che non solo è sopravvissuto all’inferno di Bergen Belsen ma è anche uno degli atleti israeliani scampati all’attentato palestinese a Monaco 72”. Della maratona racconta anche il Tempo.
Sempre il Corriere, nell’articolo firmato da Alessia Rastelli, parla anche del programma milanese per il 27 gennaio, con l’apposizione in città per la prima volta di sei Pietre d’inciampo: la prima sarà posizionata domani alle 12 davanti alla casa di Alberto Segre, deportato ad Auschwitz insieme alla figlia Liliana. Quest’ultima, diventata una voce fondamentale della Memoria, racconterà la sua storia il 27 gennaio al Teatro Arcinboldi a centinaia di giovani. E sono stati proprio dei ragazzi milanesi, i 25 alunni della terza media dell’Istituto comprensivo Quintino Di Vona – Tito Speri di Milano, guidati dalla vicepreside Alessandra Minerbi, a impegnarsi a raccontare l’importanza del progetto delle Stolpersteine, realizzando anche un sito, pietredinciampoamilano.it e collaborando con istituzioni come il Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). Il Corriere ricorda poi un luogo chiave della Shoah milanese, il Memoriale Binario 21, al cui interno troverà spazio una grande biblioteca dedicata a queste tematiche: “Abbiamo costruito la struttura di cemento e acciaio ma ora i lavori sono fermi per mancanza di fondi”, spiega il vicepresidente della Fondazione, Roberto Jarach.
Milano, Comunità ebraica accoglie il cardinale Scola in sinagoga. Ampio spazio sui dorsi milanesi di Corriere, Repubblica, Avvenire e Giornale (tra gli altri) per la visita di ieri del cardinale di Milano Angelo Scola alla sinagoga di via Guastalla. Ad accoglierlo, il rabbino capo della città rav Afonso Arbib, i presidenti della Keillah Raffaele Besso e Milo Hasbani, e il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara. Per Scola, nella “metropoli plurale” che è Milano cristiani ed ebrei sono chiamati “a un compito profetico. Quello di essere un terreno fecondo in cui possa mettere radici e svilupparsi l’incontro e il confronto tra i membri di tutte le religioni, a partire dagli altri figli di Abramo, i musulmani”. Rav Arbib, d’accordo sulla necessità di un confronto tra le religioni, ha però messo in luce come alla base di quest’ultimo ci debbano essere alcuni punti fermi, tra cui il riconoscimento del legame indissolubile tra ebrei e Gerusalemme: “Negare il nostro legame con quella città — ha ricordato — non significa attaccare una posizione politica ma l’anima, l’essenza stessa dell’ebraismo. E se si negano le radici non può esserci dialogo”.
Parlando d’Israele, il presidente della Keillah Besso ha sottolineato invece l’esigenza di poter contare sulla voce cristiana per difenderne l’esistenza. Un concetto ribadito nel messaggio della presidente UCEI Noemi Di Segni, che ha ricordato come la preoccupazione del mondo ebraico è che ai riconoscimenti decisi dal Vaticano sul fronte palestinese corrispondano immediate condanne da parte della Chiesa “contro chi sceglie la strada della violenza, dell’istigazione all’odio, del terrorismo per colpire la pace a cui tutti aspiriamo, in Italia, in Israele e nel mondo”. Secondo rav Giuseppe Laras, rabbino emerito di Milano di cui è stato letto un messaggio, “Forse sarà solo il vero dialogo ebraico-cristiano a poter salvare, se la Chiesa e gli ebrei ci crederanno e oseranno, il futuro dell’Europa e del mondo libero”. In un editoriale su Repubblica Milano, Davide Romano, assessore alla Cultura della Keillah milanese e ieri cerimoniere durante la visita di Scola, ricorda proprio l’importanza del dialogo ebraico-cristiano di cui il capoluogo lombardo è stato tra i precursori.
Tajani alla guida del Parlamento UE. “Dopo 38 anni la presidenza del Parlamento europeo torna a un italiano. Tocca ad Antonio Tajani, che succede al socialdemocratico Martin Schulz, raccogliere l’eredità di Emilio Colombo. Il deputato di Forza Italia in corsa per il Partito popolare europeo batte al ballottaggio il democratico Gianni Pittella, candidato dei socialisti e democratici”, scrive Repubblica. Tra i messaggi di auguri a Tajani arriva in queste ore anche quello della Presidente UCEI Noemi Di Segni: “Si tratta di un ruolo di grande responsabilità e guida in un momento non semplice per le sorti del nostro continente, atteso da molte sfide interne ma anche di influenza dell’intero quadro geopolitico internazionale. Una sfida – prosegue la presidente dell’Unione – quanto mai viva mentre ci avviciniamo al sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, appuntamento su cui tutti siamo chiamati a riflettere e a concorrere con impegno per la costruzione di uno spazio europeo di vita e di sicurezza.
Ilse Weber e la scoperta del pianista Lotoro. Il Messaggero racconta la storia di Ilse Weber, poetessa e compositrice ebrea cecoslovacca, morta ad Auschwitz e di come Francesco Lotoro, pianista, direttore d’orchestra, massimo esperto di musica concentrazionaria, abbia recuperato tre sue nuove canzoni legate alla Memoria. A Lotoro, ricorda il quotidiano nel pezzo a firma di Francesca Nunberg, è dedicato il film che arriva nelle sale lunedì prossimo: si tratta di Maestro, documentario di Alexandre Valenti, co-produzione tra Italia e Francia, in cui si racconta il lavoro trentennale del ricercatore per recuperare e restituire dignità alla musica dei Lager.
La giornata del dialogo ebraico-cristiano. Sull’Osservatore Romano si ricordano le iniziative legate al dialogo ebraico-cristiano, che da quest’anno sarà incentrato sulle cinque Meghillot, a partire da quella di Ruth.
Germania, sentenze inquietanti. La Corte costituzionale tedesca ha respinto la messa al bando del partito neonazista Npd. “Mancano al momento indizi concreti di peso che possano realisticamente far temere che la sua attività possa avere successo”, ha spiegato il presidente dell’Alta Corte, Andreas Vosskuhle (Il Mattino). Molto preoccupante un’altra sentenza che arriva dalla Germania: “A Wuppertal, cittadina della Renania di 400.000 abitanti, il tribunale regionale ha deciso che tre musulmani tedeschi che nel 2014 assaltarono a colpi di molotov la sinagoga della città, non possono essere condannati per antisemitismo perché il loro attacco è stato solo una critica verso la politica di Israele” (Il Giornale).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(18 gennaio 2017)