Un viaggio per non dimenticare L’impegno della scuola italiana
Due giorni intensi, difficili, emotivamente (e fisicamente) provanti ma formativi. Per visitare, insieme a oltre cento studenti, i luoghi dello sterminio: il quartiere ebraico e il ghetto istituito dai nazisti a Cracovia, anticamera della deportazione, e poi Auschwitz-Birkenau, il complesso concentrazionario simbolo della Shoah.
Si è concluso ieri sera il Viaggio della Memoria che ogni anno il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca organizza con il supporto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ad accompagnare gli studenti e i loro insegnanti, la Ministra Valeria Fedeli e la Presidente Ucei Noemi Di Segni, che mercoledì hanno rinnovato il protocollo d’intesa relativo alla collaborazione sui temi della Memoria. Una ulteriore intesa su questi temi è stata inoltre siglata ieri con il Consiglio Superiore della Magistratura, presente il Consigliere Ercole Aprile.
Ieri l’intero gruppo ha fatto visita al complesso di Auschwitz-Birkenau, dove le sorelle Andra e Tatiana Bucci hanno raccontato i loro ricordi, proprio di fronte alla baracca dove furono internate. Deportate a quattro e sei anni insieme a tutta la loro famiglia il 4 aprile del ’44, le due sorelle furono scambiate per gemelle e dunque finirono nei “kinderblock” di Mengele. Miracolosamente scamparono all’eccidio. “La nostra vita era ripetitiva, un po’ uguale tutti i giorni. C’erano ovunque cadaveri, accumulati, bianchi bianchi. Una baracca vicino alla nostra ne era stracolma. Noi camminavamo in questo luogo, ed era normale per noi vedere tutti i giorni tutti quei morti”, ha raccontato Andra, con la voce spezzata. Ha proseguito il racconto Tatiana, che ha ricordato il terribile eccidio di venti bambini del blocco, selezionati da Mengele per essere utilizzati come cavie. Eccidio al quale le sorelle scamparono per un caso fortuito, ma in cui perse la vita il loro piccolo cugino Sergio. “Noi siamo tornate, siamo qui a parlarvi, a raccontarvi, ma lui rimarrà bambino per sempre. Questa è per noi la storia più dura da raccontare. Sergio sarà sempre nel nostro cuore e nel nostro pensiero.”
Nel corso della visita, il rabbino Gadi Piperno, sui resti dei forni crematori di Birkenau, aveva letto dei salmi e suonato lo shofar. Un momento solenne, in Memoria delle milioni di vittime.
Ha raggiunto la delegazione anche il sindaco della cittadina di Oswiecim – il nome polacco di Auschwitz – Janusz Chwierut, che ha raccontato a Noemi Di Segni della difficoltà di rappresentare un luogo la cui storia è tanto intrecciata con il genocidio. Il sindaco sarà in Italia in marzo, e ha espresso la volontà di poter partecipare a un incontro con gli esponenti dell’ebraismo italiano.
Durante la visita ad Auschwitz, la Presidente e la Ministra hanno apposto una corona di fiori al Blocco 21, nel cortile dove furono fucilati migliaia di prigionieri politici, perlopiù polacchi. Alla commemorazione era presente anche l’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia Tomasz Orlowski.
Hanno partecipato al viaggio anche l’Assessore UCEI a Scuola, Formazione e Giovani Livia Ottolenghi e il Segretario Generale dell’UCEI Gloria Arbib.
Tra le Autorità presenti, il Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri Anna Nardini e l’Ambasciatore e Capo delegazione IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance Sandro De Bernardin.
Marco Di Porto
(20 gennai0 2017)