Israele, quando la foto è un arte

yermanThe Night Illuminates The Night: questo il titolo della mostra personale dell’artista israeliano Rafael Y. Herman, presentata alla stampa questa mattina al Museo d’arte contemporanea MACRO Testaccio.
L’esposizione, che sarà visitabile fino al 26 marzo, è composta di dieci grandi fotografie, realizzate tra il 2010 e il 2016 con una particolare tecnica fotografica: gli scatti sono stati infatti effettuati di notte, in diversi luoghi di Israele, immersi nella natura, su pellicola e con un tempo di esposizione estremamente lungo. 

“Queste dieci tele, di grande formato e allestite senza cornici o altri artifici che possano porre una barriera tra il pubblico e l’opera, sono il frutto di sei anni di lavoro di Rafael Y. Herman”, spiega Giorgia Calò, curatrice della mostra insieme a Stefano Rabolli Pansera, oltre che assessore alla cultura della Comunità ebraica di Roma. “Collaboro con artisti israeliani da molti anni, e per la prima volta lavoro con un fotografo d’arte. Ma è riduttivo definire queste opere semplicemente fotografie. Sono infatti immagini quasi dipinte, acquerellate, che hanno un sapore estremamente pittorico.”
La poetica di Rafael Y. Herman si sviluppa nel dialogo fra tenebre e luce, un approccio alla realtà che nasce e si struttura nell’oscurità. L’artista ha sviluppato la propria ricerca notturna in tre diversi ambienti: la foresta della Galilea, i campi dei Monti della Giudea e il Mar Mediterraneo. “Le sue immagini – si legge in una nota – invitano a riflettere sull’invisibile o, come lo definisce l’artista, il ‘non visto’; sulla differenza che si dischiude fra ciò che è reale e ciò che invece è solo percepito. Il risultato è straordinario nella cromia innaturale, e nelle forme evanescenti che sembrano emergere da un luogo e un tempo ‘altro’, dove i colori non sono reali, il tempo sembra essere dilatato e le immagini appaiono oscure.”
“Sono arrivato a sperimentare questa tecnica in un momento di particolare ispirazione”, ha detto l’artista dialogando con la stampa. “Volevo mantenere un legame con i pittori che hanno dipinto i luoghi in assoluto più rappresentati nella storia dell’arte. E per questo non ho utilizzato alcun genere di artificio, nessun filtro, mostro la pura e semplice realtà della terra.”
Rafael Y. Herman è nato nel 1974 a Be’er Sheva. Oltre all’attività artistica, è anche musicista percussionista. Sue opere sono state acquisite da importanti collezioni pubbliche e private. Attualmente vive e lavora a Parigi, dove è per la seconda volta artista residente alla Cité Internationale des Arts de Paris. Nel 2015 ha vinto il Praga Fotosfera Award.
La mostra è promossa dal Comune di Roma, e patrocinata da Ambasciata d’Israele, Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti, Amici del Tel Aviv Museum of Art e Cité Internationale des Arts de Paris.

Marco Di Porto

(24 gennaio 2017)