“Genova, un segnale contro l’odio”
C’è preoccupazione a Genova per il raduno delle destre estreme, “The Europe of Fatherlands-L’Europa delle patrie”, convocato nella giornata di sabato da Forza Nuova. Iniziativa che ha suscitato tra le altre la ferma presa di posizione della Comunità ebraica genovese. “Mi ha colpito una frase del libro di Wlodek Goldkorn che abbiamo presentato per il Giorno della Memoria: quello che gli diceva un sopravvissuto del Ghetto di Varsavia ricordando perché anticamente nelle miniere si teneva un canarino: perché, se cominciava a stare male, voleva dire che c’era una fuga di gas. E di fronte a situazioni che potrebbero riaprire spazi di illibertà e totalitarismo, io penso che, dovremmo essere tutti come canarini nella miniera, dare l’allarme. Noi della Comunità – ha dichiarato il presidente Ariel Dello Strologo (nell’immagine) – così come stanno facendo tante realtà genovesi a cui confermiamo il nostro appoggio”. Tanti i giovani che si stanno mobilitando per dire no al razzismo, all’intolleranza, alla xenofobia. Rivolto a loro l’apprezzamento dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, che in una nota sottolinea: “Accogliamo e facciamo nostro lo sdegno dei giovani di Genova, di fronte all’ipotesi di vedere organizzato nel capoluogo ligure, un convegno dell’ultradestra razzista e antisemita sabato 11 febbraio. La risposta della città, forte e decisa, è una legittima rivendicazione dei diritti di libertà e democrazia”.
Aggiunge il presidente Ugei Ariel Nacamulli: “Non saremo in piazza con loro per la concomitanza con il giorno di festa ebraico dello Shabbat ma vogliamo sostenere attivamente la voce di chi si muove per difendere i valori democratici e antifascisti su cui il nostro paese ha posato le fondamenta”.
(7 febbraio 017)