“7 ottobre ’43, non dimentichiamo”

Schermata 2017-02-08 alle 13.26.42Una pagina di Memoria, troppo a lungo dimenticata. Furono oltre 2mila i carabinieri rastrellati il 7 ottobre del 1943 su ordine di Kappler e quindi deportati nei lager. Rappresentavano un potenziale ingombro, troppi occhi scomodi che avrebbero potuto testimoniare i crimini che sarebbero stati compiuti di lì a poco. Compreso il rastrellamento degli ebrei romani, all’alba del 16 di quel mese. Fu così che si decise di procedere con quell’infamia, con il beneplacito del gerarca fascista Graziani.
Nel segno di questa Memoria, il comando generale dell’Arma ha accolto oggi la piantumazione di un albero di melograno donato dal Keren Kayemeth LeIsrael.
“Questa cerimonia di piantumazione è un fatto importante, che resterà nel tempo. Il mio auspicio è che quest’albero possa imprimere il ricordo della giornata odierna nelle generazioni e la particolare vicinanza che vi è tra l’Arma e la comunità ebraica” ha sottolineato il comandante generale Tullio Del Sette nel suo intervento. ”È fondamentale – ha poi aggiunto – che le particolari vicende che ricordiamo oggi diventino sempre più patrimonio della storia e della memoria dei carabinieri così come dell’intera collettività nazionale”.
Ha osservato invece il vicepresidente del KKL Daniel Hayon: “Il ricatto di Kappler, che minacciava una rappresaglia a tappeto nel quartiere Parioli costrinse questi eroi dimenticati a deporre le armi e a consegnarsi nella allora Caserma di Viale Romanìa, circondata da mezzi blindati tedeschi. Eroi che rappresentavano un rischio per il successivo tragico rastrellamento del 16 ottobre. Una faccia diversa dell’Italia di allora, che ci racconta l’attitudine etica e morale di chi invece ha saputo ribellarsi all’ingiustizia del nazifascismo”.
Presente alla cerimonia una folta delegazione del KKL guidata dal presidente Sergio Castelbolognesi, accompagnato per l’occasione dal presidente onorario Raffaele Sassun. Ospiti dell’Arma anche la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, il rav Cesare Moscati in rappresentanza dell’Ufficio Rabbinico e l’addetto Avi Cohen dell’ambasciata israeliana.

(8 febbraio 2017)