Una speranza
Riporta tra gli altri il The Jewish Chronicle che lo stratega di Donald Trump, Steve Bannon, avrebbe sostenuto attraverso un documentario abbozzato nel 2007 “The Islamic States of America” che la comunità ebraica americana, insieme alle università e ai principali mezzi di informazione, stia spianando la strada all’islamizzazione dell’America e al Jihad. Esisterebbe una sorta di quinta colonna attiva in Occidente, come ha affermato lo stesso Bannon nel 2016, che mirerebbe al decadimento dei suoi valori cristiani e al suo indebolimento. Bannon propugnatore di varie tesi cospirazioniste e da alcuni storici considerate pseudoscientifiche, tra cui la teoria generazionale di Strauss-Howe – “la quale la storia americana seguirebbe cicli di quattro fasi, scanditi dal susseguirsi di periodi di profonda crisi e di rinascita” – è stato definito da Paul Blumenthal sull’Huffington Post come un “fautore dell’Apocalisse”. Egli stesso ha dichiarato al Washington Post un mese fa che “stiamo assistendo alla nascita di un nuovo ordine politico”.
Di questi “guru” o personaggi visionari, o forse di sciotim come si direbbe a Livorno, ne è satura la storia e il mondo e sovente quando essi hanno raggiunto alte cariche istituzionali le conseguenze sono state purtroppo nefaste, bisogna ancora continuare a sperare che Bannon sia una rara eccezione.
Francesco Moises Bassano
(10 febbraio 2017)