…futuro

Solo riprendendo su di sé il carico del presente e proponendosi di trasformarlo e solo la deliberazione che il passato non regoli il presente e detti norme al futuro, si può pensare a un futuro che non sia la ripetizione del passato. Sono due dei principi su cui amava riflettere Tzvetan Todorov, scomparso lo scorso martedì a Parigi. L’idea era che un futuro diverso ha una possibilità se fondato su un triplo registro: 1) il richiamo al ruolo del singolo e della sua responsabilità nella storia; 2) la sollecitazione a dimenticare in un’epoca in cui tutti vogliamo ricordare, spesso perché incapaci di uscire dal passato; 3) la convinzione che futuro implica rischiare.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(12 febbraio 2017)