Rosenzweig, filosofo dell’incontro
In un’epoca caratterizzata dalla globalizzazione un pensiero, un’intuizione, un percorso filosofico, quello del grande intellettuale tedesco, in grado di offrire percorsi fecondi per affrontare le sfide concrete – religiose, politiche e sociali – poste da una opposizione dualistica tra identità e differenza.
La figura di Franz Rosenzweig (1886-1929) al centro di un convegno internazionale che prende avvio in queste ore a Roma. Quattro giornate di studio, organizzate dal Dipartimento di Filosofia dell’Università Sapienza, dalla Franz Rosenzweig Gesellschaft e dal Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici della Pontificia Università Gregoriana con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche, che verteranno attorno a una congiunzione fondamentale nei suoi studi. La congiunzione è la e, la congiunzione dell’incontro. E infatti, nel corso di queste intense giornate, si parlerà di filosofia e di teologia, di ebraismo e di cristianesimo.
Il convegno avrà inizio questo pomeriggio alle 16.30, nella sede della Pontificia Università Gregoriana. Introdotti da Gaetano Piccolo, interverranno per un saluto il rettore della Pontificia Università Nuno da Silva Goncalves, il direttore del dipartimento di Filosofia della Sapienza Stefano Petrucciani, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il direttore della Federazione delle Banche del Credito Cooperativo nel Lazio Paolo Giuseppe Grignaschi.
Seguiranno gli interventi degli addetti ai lavori, introdotti dal direttore del Centro Cardinal bea Philipp G. Renczes.
All’interno del programma del convegno, tra i vari momenti di incontro, una tavola rotonda dal titolo “Samuel David Luzzatto e Franz Rosenzweig: esegesi della Bibbia e interpretazione di Yehuda Ha-Lewi” che si svolgerà martedì 21 febbraio alle 21 presso il Centro Bibliografico dell’Unione.
Moderati da Raffaella Di Castro, interverranno il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il direttore del Cdec Gadi Luzzatto Voghera e la docente universitaria Irene Kajon. Nell’occasione sarà inoltre esposto del materiale bibliografico e archivistico curato da Gisele Levy.
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(20 febbraio 2017)