Alimentazione, nutrire corpo e spirito
Un incontro per parlare di alimentazione, tra regole religiose (non solo ebraiche) e medicina.
“Alimentazione, regole per nutrire corpo e anima”, questo il titolo della conferenza che ha avuto luogo ieri al Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, organizzata dall’Ospedale Israelitico e patrocinata anche da UCEI, secondo appuntamento del ciclo di incontri su “Corpo e spirito”, promossi dalla struttura ospedaliera per approfondire il tema dei rapporti tra scienza e religione.
Moderata dal giornalista Jonatan Della Rocca, la conferenza è stata aperta dall’intervento di Cesare Efrati, Maskil e gastroenterologo, che ha introdotto l’uditorio alla casherut, l’insieme di regole alimentari ebraiche. Ha poi preso la parola il Professor Antonio Migliaccio, medico nutrizionista e docente di scienze dell’alimentazione, che ha descritto le modalità con cui si gestisce, nella sua disciplina, il paziente religioso, e la particolare attenzione per l’aspetto umano che occorre osservare nelle relazioni medico-paziente. Ha poi preso la parola Rav Giafranco Di Segni, Rabbino, biologo e coordinatore del Collegio Rabbinico Italiano, che ha approfondito le tematiche della casherut, con particolare attenzione alle fonti bibliche e rabbiniche, nelle quali sono espressi e analizzati i divieti alimentari. E’ infine intervenuto l’Imam, esperto di alimentazione halal e Quality Manager presso Halal Italia Nicola Isa Benassi, che ha sottolineato le moltissime analogie tra casherut e regole islamiche, dal divieto di cibarsi di maiale alla proibizione del sangue, evidenziando un dato: le affinità sono tali, che per i musulmani i cibi casher sono sempre permessi.
Hanno infine portato un saluto Amalia Allocca, Direttore sanitario dell’Ospedale Israelitico, e Fabio Gai, medico ed esponente della sezione romana dell’Associazione Medica Ebraica.
Marco Di Porto
(23 febbraio 2017)