Qui Vercelli – Memorie da Ferramonti

kurtUn incontro dai tanti richiami. Memorie da Ferramonti di Tarsia. Memorie dalla Shoah, un ricordo per i Giusti. Un brano musicale di grande impatto, Un Kaddish in memoria. Due momenti che hanno segnato un partecipato incontro svoltosi nella sede della Comunità ebraica vercellese su iniziativa della presidente Rossella Bottini Treves. Protagonista Simonetta Heger, docente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, curatrice dell’importante lavoro dello Spazio della Memoria Musicale, centro di documentazione e ricerca che opera con l’obiettivo di ricordare musicisti discriminati e vittime di persecuzioni razziali da parte del regime nazi-fascista.
In Sala Foa, grazie alla bravura della Heger e dei suoi studenti, Kou Le, Caterina Piva, Daniel Ciobanu e Lidia Maggiore, sono state raccontate le composizioni di Joseph Joachim (1831 – 1907), Isaac Nathan (1780 – 1864), Johannes Brahms (1833 – 1897) ed Edmund Eysler (1874 – 1949). Ma il vero protagonista della serata è stato Kurt Sonnenfeld (1921-1997), compositore austriaco fuggito dall’Austria per salvarsi dalla deportazione e infine internato al campo cosentino di Ferramonti di Tarsia. A ricordare la sua vita a Milano, dopo la guerra, è stata Armida Locatelli, che ne ha ereditato e ne detiene i diritti e le opere, queste ultime donate alla Biblioteca del Conservatorio di Milano. La sua testimonianza ha permesso al pubblico di conoscere il compositore oltre le note, di addentrarsi nella sua vita e nel suo carattere rigoroso e completamente votato alla musica anche durante l’internamento.
L’evento vercellese si è inserito nel progetto Wir treffen uns am Schluss – ci ritroviamo alla fine, iniziato dallo “Spazio della Memoria Musicale” nel 2016, che ha compreso concerti a Milano, Borgo San Dalmazzo, Cosenza e Ferramonti unitamente a un convegno al quale hanno preso parte alcuni dei più noti studiosi della materia a livello europeo, come Francesco Lotoro, Erik Levi, Gerold Gruber, Michele Sarfatti.
Gradita in Sala Foa anche la presenza di Dario Disegni, Presidente della Comunità ebraica di Torino, del MEIS e della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. Continua così l’impegno della Comunità ebraica di Vercelli che, attraverso in particolare la figura della sua presidente, persegue nel recupero della Memoria storica attraverso numerose iniziative legate alle ricerche e studi sui deportati stranieri nel proprio territorio unitamente ai rapporti con il campo di internamento “Ferramonti di Tarsia”.

(2 marzo 2017)