purezza…

In questa Parashah si narra della costruzione del Mishkan, il Santuario Portatile, prototipo del Santuario di Gerusalemme di Re Salomone di cui si parla nella Aftarah (Primo Tempio come modello anche del Secondo Tempio). Il Santuario è una forma di Santificazione dello Spazio da parte dell’uomo, dedicandolo a D-o, rappresenta una sorta di microcosmo.
Oggi il Santuario di Gerusalemme non esiste più, fu distrutto da Tito nel 70 e.v. Ma rimane il Monte del Tempio e rimane il Muro Occidentale, il Kotel, il Muro del Pianto.
Quale è lo Status Halachiko dei resti del Santuario?
La Shechinah è ancora parzialmente presente.
La Terra di Israele è la più Santa tra le terre (Eretz HaQodesh – La Terra del Santo); Gerusalemme è la più Santa delle città della Terra Santa (Machaneh Israel, limitatamente ad una parte della attuale Città Vecchia); il Monte del Tempio è il luogo più Santo di Gerusalemme (Machaneh Leviyah); la Azarah (Il Cortile del Tempio) è la parte più Santa del Monte del Tempio (Machaneh Shechinah); il Cortile dei Sacerdoti e il Santo dei Santi (Qodesh HaQodashim) sono la parte più Santa in assoluto (Il Santo dei Santi era accessibile solo al Kohen Gadol, il Grande Sacerdote).
A seconda del livello di impurità che abbiamo, siamo interdetti dall’entrare in ciascuna rispettiva zona. Uno che è affetto da Tzarath è interdetto da tutta la città di Gerusalemme (Machaneh Israel, una parte della Città Vecchia).
Uno che è in stato di Impurità dovuta ad un cadavere è interdetto dalla Azarah (Machaneh Shechinah), ma può salire sull’Ar HaBaith, il Monte del Tempio (Machaneh Leviyah).
Uno che è in stato di Impurità dovuta al proprio corpo (Niddah, Zav o Baal Keri) è interdetto dal Ar HaBaith, il Monte del Tempio (Machaneh Leviyah).
Non avendo, prima dell’era messianica, i mezzi per purificarci (salvo con la Tevillah, ma limitatamente ad alcuni casi specifici), fino ad allora, quando verrà ricostruito il Terzo Tempio, siamo tutti interdetti dal salire sul Monte del Tempio, peggio ancora nell’Ezrath Nashim (Corte delle Donne), per non parlare del resto, ecc…
Questa situazione suscita una domanda anche in merito alla possibilità di “violare il perimetro del Monte del Tempio” toccando o piuttosto inserendo le mani nelle fessure del Kotel, il Muro del Pianto. Secondo alcune opinioni, il passaggio anche di una parte del corpo nel “perimetro del Monte del Tempio” equivale al passaggio di tutta la persona stessa in stato di impurità rituale. Molte autorità rabbiniche su questa base permettono di toccare con mano il Muro, ma proibiscono di inserire le mani nelle fessure del Muro. Secondo questa posizione diventa un problema l’usanza diffusa di lasciare un biglietto con una preghiera scritto a mano all’interno delle fessure del Muro. Altre autorità rabbiniche tuttavia permettono questa pratica, basandosi sul fatto che la proibizione del passaggio di una sola parte del corpo all’interno del perimetro del Monte del Tempio è di mera natura rabbinica (e non di natura Scritturale)… La maggioranza segue l’opinione più permissiva riguardo al Kotel oggi.

(Si veda: Bemidbar 5, 2 – 4; Bemidbar 19, 13 – 20; Mishnah, Kelim 1, 6 – 9; Tosefta Kelim 1, 10; Sifri Nasoh 11; Rambam, Beth HaBechirah 7, 11; Sifri Nasoh 4; Pesachim 67a-68a; Rambam, Biath Mikdash 3, 1 – 2; Tosefta Kelim 1, 7; Sotah 20b; Biath Mikdash 3, 12 – 13; 3, 18; 7, 11; Aruch HaShulchan HaAtid 11, 5; Tamid 27b; Zevachim 32b; Mishkenoth Abir Yacov 2, 1; Orchoth Rabbenu (Stipler) 1, 319; Minchath Shlomo (Auerbach) 3, 160; Iggeroth Moshe Y.D., 4, 63)

Paolo Sciunnach, insegnante

(6 marzo 2017)