Biella, il film della vergogna
“Anpi intervenga al più presto”

rassegnaIn evidenza sui giornali la presa di posizione della Presidente UCEI Noemi Di Segni sullo squallido sostegno di una sezione locale dell’Anpi alla proiezione di un documentario di una nota attivista antisemita e antisionista in una scuola di Biella. “Di certo – scrive Avvenire – iniziative di questo tipo non rientrano nell’accordo per promuovere la Resistenza e la Costituzione nelle scuole, siglato da Anpi e Miur nel 2014. Un’intesa di grandissima importanza, secondo il presidente Anpi Smuraglia, in favore della cittadinanza attiva. Proprio per questo, sarebbe opportuno, come chiede Di Segni, scegliere di comunicare ai nostri ragazzi un messaggio di partecipazione e fiducia”.
Il messaggio della Presidente UCEI, che ha scritto al presidente Anpi Carlo Smuraglia chiedendo un fermo intervento in tal senso, è riportato per esteso dal sito di Repubblica.
“Gli Istituti Scolastici – si legge in una successiva nota del Presidente della Provincia – non sono il luogo deputato ad ospitare eventi che possano rappresentare un pensiero di parte su argomenti di rilievo politico, che vanno affrontati in altre sedi, purché sia garantita la presentazione dei fatti e/o avvenimenti in modo oggettivo e super partes. Ho dunque ritenuto opportuno, oltreché corretto, revocare la concessione di utilizzo dell’aula scolastica concessa dal Responsabile”.
Il messaggio della Presidenza dell’Unione è stato condiviso nei contenuti dalla Presidente della Comunità ebraica di Vercelli e Biella Rossella Bottini Treves.

La Cassazione ha fatto cadere definitivamente le accuse nei confronti di alcuni estremisti di destra, che nel 2014 a Milano si erano resi protagonisti di saluti romani e altre amenità.
Nessuna responsabilità penale, si legge sul Tempo, perché quelle azioni non sono sono state ritenute sufficienti per ipotizzare il desiderio di restaurazione di un partito fascista in Italia.
Del caso si era parlato molto negli scorsi mesi, dopo che anche la Corte di Appello si era pronunciata in questa direzione. Ma adesso, scrive Il Tempo, i nostalgici della destra mussoliniana possono davvero tirare “un sospiro di sollievo”.

Vietato l’ingresso negli ospedali e in tutti gli uffici pubblici della Liguria alle donne con il burqa. “La delibera che sarà varata nei prossimi giorni dalla Giunta del forzista Giovanni Toti è stata annunciata dall’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, non a caso alla vigilia dell’otto marzo” scrive il Corriere.

Su La Stampa si torna a parlare del grande gasdotto sottomarino che potrebbe collegare in futuro Italia e Israele. Un progetto che è stato al centro del recente incontro tra i ministri Steinitz e Calenda a Roma, che presto si incontreranno una nuova volta a Gerusalemme. L’operazione, come sottolinea la Stampa, ha finalità non solo economiche ma anche geopolitiche e strategiche.

Avvenire presenta “Almeno credo”, il documentario del regista Gualtiero Peirce dedicato ai giovanissimi e alla religione che andrà in onda domani sera su Tv2000. Coinvolto anche uno studente della Comunità ebraica romana.
Dice a proposito delle nuove generazioni la presidente Ruth Dureghello: “Bisogna prendere spunto dalle loro voci per semplificare un mondo che, da adulti, troppo spesso complichiamo”.

“Francesco è il dono più prezioso (anzi, inestimabile) che la Chiesa cattolica romana ci abbia offerto, oltre che il regalo di cui la società aveva più bisogno in questi tempi tormentati dall’incertezza, privi di direzione, alla deriva, senza uno scopo e senza fiducia”. È quanto sostiene il sociologo Zygmunt Bauman, da poco scomparso, in un volume pubblicato da Piemme (“Francesco e noi) che raccoglie brevi saggi su Bergoglio. A riportare il pensiero di Bauman è Repubblica.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(8 marzo 2017)