MEIS e Comunità ebraica di Ferrara
Lo spazio delle domande

Tra la curiosità dei passanti, sono appena terminate, nei luoghi della Ferrara ebraica, le riprese della troupe guidata dal regista Ruggero Gabbai per “Lo spazio delle domande”, che il 5 aprile, alle 16.00, segnerà per il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah l’inaugurazione di due itinerari strettamente collegati: la mostra sulla vita degli ebrei ferraresi in rapporto alla città e il giardino dedicato all’alimentazione ebraica.
Al cuore dell’iniziativa promossa dal MEIS e dalla Comunità Ebraica di Ferrara, sono tre domande fondamentali: che cos’è, per te, l’ebraismo? Come celebriamo? Dove incontriamo gli altri? E Baruch Lampronti suona lo shofarproprio le interviste realizzate in questi giorni a sette ebrei ferraresi – di nascita o d’adozione – particolarmente rappresentativi danno voce ad alcune, possibili risposte a quegli interrogativi.
Davanti al microfono di Gabbai, Marcella Ravenna (nell’immagine in basso) e Jose Bonfiglioli, Marcello Sacerdoti e Baruch Lampronti (nell’immagine a fianco mentre suona lo shofar), il rabbino capo di Ferrara, rav Luciano Caro, e il presidente della vivace Comunità Ebraica cittadina, Andrea Pesaro, affiancato dal nipotino Alessandro (insieme nell’immagine in alto), hanno raccontato ampi brani del loro vissuto e il significato che attribuiscono all’ebraismo e alle sue tradizioni. Chi approfondendo la vicenda di un percorso ebraico tardivo, chi soffermandosi sul legame contrastato con gli scritti di Bassani, chi intonando canti sacri e suonando lo shofar (il corno Marcella Ravennadi montone), chi ripercorrendo la propria storia di immigrazione, chi parlando con la saggezza degli anni e degli studi, e chi con la freschezza dell’infanzia, tra sogni da bambino e l’età adulta che incombe, all’avvicinarsi del rito di passaggio alla maturità ebraica, il Bar Mitzvah.
Le interviste sono parte di un progetto del MEIS che punta a far parlare gli ebrei italiani della vita ebraica contemporanea e che verrà inserito nell’allestimento permanente del Museo di Via Piangipane 81.

Daniela Modonesi

(10 marzo 2017)