melamed – Una cultura in tante culture
È iniziata ieri l’intensa cinque giorni in Sicilia dell’educatrice e scrittrice italo-israeliana Edna Angelica Calò Livnè, a Siracusa e Catania per portare il progetto “Una cultura in tante culture”, realizzato dall’Adei-Wizo con il supporto dei fondi Otto per Mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con la collaborazione dell’associazione Lions Club Siracusa Eurialo.
Un progetto nato per contribuire al processo di integrazione di alunni che provengono da altri Paesi, realizzato negli scorsi anni in diverse scuole italiane e che in questi giorni coinvolge due istituti, a Siracusa e a Catania, e un centro educativo, di assistenza sociale e di accoglienza per migranti nel siracusano, il Cenacolo Domenicano di Solarino.
Un’occasione per parlare anche dell’esperienza di Angelica Calò, che nel suo recente libro Memorie di un angelo custode (Cantagalli Editore), che sarà presentato sabato sera, ha raccontato la sua intensa biografia e la sua esperienza nel campo della multicultura e dell’integrazione in Israele, dove promuove da anni il dialogo e l’incontro tra ebrei, cristiani e musulmani, con attività artistiche e teatrali organizzate nel kibbutz Sasa.
Gli incontri sono iniziati ieri mattina nell’Istituto Comprensivo Salvatore Raiti, con i saluti e gli interventi del dirigente scolastico Angela Cucinotta, di Giovanna Raiti, sorella del carabiniere a cui è intitolato il complesso scolastico, ucciso nel 1982 in un attentato mafioso, del presidente del Lions Club Siracusa Eurialo Umberto Vanella e della responsabile del progetto per l’Adei-Wizo Ziva Fischer Modiano. È seguita la full immersion nelle tecniche teatrali e ludiche di Angelica Calò, che lavora sulle emozioni e sulla creatività, sulla mediazione e negoziazione dei conflitti, sul confronto positivo tra persone con differenti background religiosi, etnici e culturali.
“I ragazzi hanno partecipato con straordinario entusiasmo, dai bambini più piccoli, che indossavano un cartello con scritto ‘Una cultura in tante culture’, agli studenti delle medie”, racconta Ziva Fischer Modiano. “Ci hanno accolto dimostrando una partecipazione straordinaria: hanno scritto e recitato poesie, organizzato un piccolo spettacolo, un coro e un balletto. Il progetto ha coinvolto diciassette insegnanti e oltre cento studenti, tra di essi anche diversi ragazzi musulmani. Durante la mattinata, c’è stato anche un fuori programma: una ragazzo con sindrome di Down voleva partecipare a tutti i costi, e anche se non era previsto è stata cambiata tutta la scaletta, proprio per accoglierlo e integrarlo.” Il corso è continuato nella Salvatore Raiti anche stamattina, con il coinvolgimento di altre classi.
Domenica 12 a ospitare l’iniziativa sarà il Cenacolo Domenicano, a dieci chilometri da Siracusa, che ospita quasi quaranta ragazze migranti, tutte minorenni, fuggite da guerra e violenze, e alcune famiglie il cui percorso di integrazione nella società è già iniziato.
L’ultimo appuntamento sarà lunedì 13 a Catania, presso l’Istituto Professionale Enrico Fermi – Filippo Eredia.
Marco Di Porto
(10 marzo 2017)