Francia, la campagna elettorale
e la vignetta antisemita
“Sembra una caricatura degli anni Trenta, quando fascisti e nazisti denunciavano il complotto demo-pluto-giudaico-massonico”. Così il Corriere definisce la vignetta che sta facendo parlare la Francia, opera del partito dei Républicains. Ad essere ritratto l’avversario politico Emmanuel Macron, già banchiere da Rothschild, con il naso adunco, la tuba da capitalista di inizio Novecento, intento a tagliare il sigaro grazie a una falce comunista. “Mirabile riassunto iconografico del nemico: ebreo (Macron non lo è, ma comunque), ricco e illiberale. L’infortunio è così grave – scrive il Corriere – che il candidato della destra François Fillon ha preso in fretta le distanze dai suoi stessi collaboratori”.
Volano parole forti tra i governi di Turchia e Olanda, alle prese con una crisi senza precedenti. Durissime le dichiarazioni di Erdogan, riportate tra gli altri da Repubblica: “L’Olanda pagherà per il suo comportamento vergognoso. Questo è fascismo e nazismo. Pagheranno il prezzo per il trattamento inflitto in modo sfacciato ai miei concittadini, al mio ministro degli Esteri. L’Occidente ha mostrato il proprio vero volto, una lampante dimostrazione di islamofobia”.
Mercoledì in Olanda si vota, con l’ultradestra di Wilders data in forte ascesa.
Perde un altro pezzo la rete di contatti in Italia del terrorista Anis Amri, autore della strage di Berlino del dicembre scorso. Un 37enne tunisino residente a Latina, che per gli investigatori aveva aderito alla compagine ‘radicale’ gravitante attorno alla moschea di Latina, è stato infatti espulso e rimpatriato su provvedimento del ministro dell’Interno Marco Minniti. La notizia è riportata dal Corriere.
Nelle scorse due soldati israeliani sono stati colpiti da un terrorista palestinese, armato di coltello, che li ha aggrediti davanti alla Porta dei Leoni all’ingresso della Città Vecchia di Gerusalemme. Il terrorista è stato ucciso durante l’azione. I due soldati, feriti, sono stati trasportati in ospedale.
Stando a quanto riferisce l’esercito, le loro condizioni di salute non desterebbero particolari preoccupazioni.
“È difficile non domandarsi in che cosa consista la pace fra Giordania e Israele firmata nel 1994 da Rabin e re Hussein quando si vedono le scene di entusiasmo della famiglia e della gente, i canti, gli slogan di odio e le caramelle per la liberazione di Ahmed Daqamseh, l’assassino di 7 bambine israeliane e feritore di altre sette, liberato anzitempo”. A chiederselo è Fiamma Nirenstein sul Giornale. Il paese natale del terrorista, a nord di Amman, benché l’uomo sia stato rilasciato domenica alle due di notte, gli ha dedicato infatti un’accoglienza trionfale.
Il Corriere racconta la storia di Riham, una 19enne di Gaza che si fa beffe di Hamas in uno show satirico che spopola in rete. “Riham a 19 anni affronta la paura del palcoscenico e quella degli oltranzisti. Hanno minacciato lei e la famiglia, che per ora la sostiene. L’accusa – si legge – è quella di dare scandalo, una giovane da sola in mezzo a un gruppo di maschi”.
Arriva oggi in Aula alla Camera il disegno di legge sul testamento biologico. “La morte di dj Fabo ha rilanciato il dibattito sul fine vita e ora – scrive La Stampa – gli occhi sono puntati sul Parlamento che dovrà occuparsi di sbloccare leggi ferme da anni a causa di veti incrociati e divergenze tra le forze politiche. Il primo testo ad approdare in Aula è quello sul testamento biologico che inizia l’esame a Montecitorio”.
I giornali romani ricordano la figura di Adolfo Perugia, ex partigiano che fu giovanissimo protagonista nella Liberazione del paese. Al cordoglio espresso dai vertici della Comunità ebraica si uniscono anche le parole di gratitudine dell’Anpi locale. Perugia, si legge in una nota, “ha costantemente e tenacemente operato per conservare la memoria e i valori dell’antifascismo”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(13 marzo 2017)