Gerusalemme, alba di sangue
Sicurezza rafforzata in città
Aveva 25 anni e proveniva da Jabel Mukaber, quartiere di Gerusalemme Est, il terrorista palestinese che all’alba si è scagliato, armato di coltello, contro due soldati israeliani che si trovavano all’interno di una piccola postazione nei pressi della Porta dei Leoni, uno degli accessi alla Città Vecchia.
Rimasto ucciso nel corso dell’attacco, il terrorista era arrivato da poco nella zona (luogo di accesso privilegiato all’area del Monte del Tempio) a bordo di una vettura, parcheggiata nei paraggi.
A renderlo noto il portavoce della polizia di Gerusalemme, Micky Rosenfeld, che in queste ore ha fatto il punto su alcune iniziative intraprese per la sicurezza nazionale: la chiusura dell’area limitrofa al luogo dell’attacco, ma anche l’arresto di alcuni parenti del terrorista che si suppone fossero al corrente dei piani del 25enne. Non destano particolare preoccupazione invece le condizioni di salute dei due soldati, ricoverati con ferite lievi presso il centro medico dell’Università Hadassah.
Non sorprende, a detta dei principali analisti, il fatto che il terrorista provenisse da Jabi Mukaber. Dallo stesso quartiere sono infatti partite numerose azioni di sangue che hanno colpito la collettività israeliana in questi anni.
(13 marzo 2017)