Da Lassana Bathily a Etty Hillesum
uomini e donne contro l’orrore

Etty Hillesum, la giovane ebrea olandese morta ad Auschwitz che rifiutò la logica dell’odio verso i tedeschi nonostante la persecuzione; Lassana Bathily, il musulmano che ha nascosto gli ebrei nell’Hyper Cacher di Parigi nell’attentato del 2015; Raif Badawi, blogger saudita simbolo della lotta per una società libera, Pinar Selek, la scrittrice turca costretta all’esilio per aver difeso i diritti delle minoranze, e Hamadi ben Abdesslem, guida tunisina che ha salvato decine di turisti durante l’attentato al museo del Bardo nel marzo 2015. “A loro è dedicata questa giornata dei Giusti, al loro esempio”, ha ricordato nelle scorse ore Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, nel corso della due giorni (14 e 15 marzo) che celebra questi cinque personaggi che hanno segnato la storia moderna con le loro azioni a favore del prossimo. Domani a loro nome saranno piantati cinque alberi nel Giardino dei Giusti del Monte Stella. “Queste persone, come diceva Anna Arendt, possono determinare un nuovo inizio per la società – ha spiegato Nissim – Sembrano dei pazzi, pagano un prezzo personale per le loro azioni a favore del prossimo ma sulla scena fanno miracoli”: sono il primo e coraggioso passo per il cambiamento di fronte a violenza e totalitarismi. “Un miracolo che possono fare solo i giusti”, il commento di Nissim. Giusti che danno anche un segnale importante contro l’indifferenza, il richiamo di Giorgio Mortara, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, tra i protagonisti della cerimonia. “Uomini e donne normali la cui coscienza si ribella all’ingiustizia – ha spiegato Mortara – Una ribellione che nasce dal rispetto verso se stessi perché un’azione giusta può cambiare un’esistenza”. A intervenire all’iniziativa, coordinata dalla direttrice di Gariwo Ulianova Radice, tra gli altri anche il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé.

(14 marzo 2017)