International edition – Carta canta, anche in inglese
Carta canta anche in inglese: anche i lettori dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche sono invitati a sostenere il giornale dell’ebraismo italiano e a sottoscrivere un abbonamento, perché la carta è l’invenzione che ha saputo far progredire l’umanità come nessun’altra, e perché un giornale libero e autorevole può crescere ed essere tutelato solo grazie al sostegno dei suoi lettori.
E come risulta evidente ogni settimana leggendo Pagine Ebraiche International Edition, l’Italia e l’ebraismo italiano sono sempre capaci di far notizia in tutto il mondo.
Così la sezione Bechol Lashon, oggi in lingua francese, racconta di come tornerà finalmente in mano ai legittimi proprietari il disegno del Parmigianino “Le nozze di Alessandro e Rossana”. Dopo 76 anni da quando i nazisti misero le mani sulle opere del collezionista ebreo italiano Federico Gentili di Giuseppe, il Louvre di Parigi ne ha annunciato la restituzione, come spiega un articolo pubblicato dall’edizione francese del Times of Israel.
Un tributo a chi cerca giustizia per quanto accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale arriva anche da It Happened Tomorrow, la rubrica firmata dal direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che riprende una notizia riportata dal quotidiano spagnolo El Pais: “In Polonia sopravvive ancora un testimone dell’orrore di Chlaniów, una donna di 92 anni, cui uccisero il cui padre. A Minneapolis, la città dal cielo blu, è stato localizzato l’uomo che ne avrebbe ordinato l’annientamento. È arrivata l’ora della giustizia. Il lupo non ha più nessun posto dove scappare. Davanti a lui, solo il passato “.
A Milano intanto, la Fondazione Memoriale della Shoah ha annunciato che la Regione Lombardia ha stanziato i fondi per completare la biblioteca e il centro ricerca del Memoriale: il progetto dovrebbe essere ultimato entro fine anno.
Dall’Italia arrivano poi nuove scoperte riguardo a un altro capitolo doloroso della storia ebraica: un gruppo di archeologi ha svelato l’esistenza di un secondo Arco di Tito, per celebrare la sua vittoria contro la Grande Rivolta ebraica, in aggiunta a quello noto in tutto il mondo: a raccontarlo su Haaretz, in un articolo ripreso nella rubrica Italics, il giornalista Ariel David.
Rimanendo nella Capitale, si celebra in questi giorni il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, documento fondante dell’Europa Unita quanto mai di attualità in un momento sociale e geopolitico difficile: come raccontato ai lettori internazionali, molte le iniziative dedicate, a partire dalla cerimonia ufficiale in Parlamento.
Infine, nel suo appuntamento con Altrove/Elsewhere, Daniel Leisawitz, direttore del Dipartimento di studi italiani del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA), riflette sulle settimane che separano la festività di Purim e quella di Pesach, ritrovando tra essere un filo conduttore: quello della difesa delle minoranze e soprattutto dei rifugiati.
rt
(20 marzo 2017)