SOCIETA’ La Francia sottomessa e le voci del rifiuto
Georges Bensoussan / UNE FRANCE SOUMISE / Éditions Albin Michel
Con “Les Territoires perdus de la République” lo storico francese Georges Bensoussan denunciava già nel 2004 la fabbrica di odio, di antisemitismo e di sessismo che devastava le periferie francesi. Queste ampie aree che sono ormai divenute i territori proibiti della Repubblica hanno visto infine crescere la minaccia terroristica che ha cambiato la storia e la politica della Francia.
Insegnanti, infermieri, assistenti sociali, sindaci, educatori e poliziotti testimoniano dell’impossibilità di compiere il loro lavoro. Confrontati alla violenza quotidiana, abbandonati dallo Stato, dimenticati dai politici, questi protagonisti della vita pubblica sono ostaggio di una forma inaccettabile di intimidazione.
La nuova inchiesta di Georges Bensoussan aggiorna questo quadro drammatico e misura gli effetti dei settarismi che mettono ogni giorno sempre più in pericolo la democrazia.
Una denuncia di grande attualità, soprattutto di fronte all’appuntamento elettorale che rischia, dopo anni di passività nei confronti dell’estremismo islamico, di portare alla vittoria una destra populista e antisemita.
“Une France soumise” non è solo una denuncia, ma anche un’opera collettiva che Bensoussan ha coordinato con molti studiosi e che apre con la luminosa prefazione della scrittrice, filosofa e femminista Elisabeth Badinter. Solo il suo appello a salvare la Francia e a salvare l’Europa valgono una lettura appassionata.