Da Cattaneo alla contemporaneità
“Come capire i segnali dell’odio”
Non soltanto la riproduzione di un testo dall’immenso valore conoscitivo, frutto della penna di uno dei maggiori intellettuali dell’Ottocento. In questa sfida, realizzata insieme alla casa editrice Castelvecchi, si è voluti andare oltre. L’obiettivo è infatti quello di diffondere un messaggio di tolleranza, di dialogo e reciproca comprensione il più ampio possibile. Di sottolineare, in tempi difficili, i danni materiali e morali “che chiusure pregiudizievoli e barriere al confronto possono generare”.
C’è tutto questo dietro la ripubblicazione del celeberrimo saggio sulle “Interdizioni Israelitiche” dello scrittore, politico e divulgatore scientifico milanese Carlo Cattaneo. Iniziativa che il Centro di studi storici, politici e sociali Gaetano Salvemini di Napoli ha voluto sostenere, portandone i temi e i contenuti nel prestigioso scenario della Camera dei deputati.
Sono parole e riflessioni di quasi due secoli fa, quelle del Cattaneo. Ma la loro attualità è fortissima. Perché, come ricorda Gianmarco Poliranno Altavilla, direttore del Centro Salvemini, la minaccia dell’antisemitismo è tutto fuorché esaurita.
Al suo fianco in Sala Moro, nel corso di un convegno moderato dal tesoriere del Centro Salvemini Samuele Crosetti, anche la presidente UCEI Noemi Di Segni, l’ambasciatore israeliano Ofer Sachs, il presidente dell’associazione interparlamentare di amicizia Italia-Israele Maurizio Bernardo.
Secondo Bernardo, le “Interdizioni Israelitiche” devono essere rilette con attenzione e con la consapevolezza che il destino dell’Occidente “passa anche dalla cultura ebraica, parte integrante del mondo moderno e baluardo, insieme a quella cristiana, di valori irrinunciabili che, oltre a enunciare, dovremmo forse cominciare a testimoniare”.
Riflessione condivisa dall’ambasciatore Sachs, secondo cui l’opera di Cattaneo deve essere considerata un punto di partenza per comprendere i nuovi fenomeni di odio e le loro possibili conseguenze. Perché l’antisemitismo prova a celare se stesso dietro la maschera dell’antisionismo, sostiene il diplomatico, “ma in realtà non riesce a nascondere la sua vera natura discriminatorie e razzista”.
Con riferimento all’opera di Cattaneo, la presidente dell’Unione ha affermato: “Si tratta di un primo testo antesignano di quella che oggi si è affermata come un’intera branca di studio specialistico, quella dell’analisi economica del diritto, dell’impatto economico di una determinata norma che determina certi comportamenti. Viviamo in un’epoca che attraverso nuove figure di antisemitismo – il Bds e di emarginazione, pongono le medesime domande. Qual è il risultato finale? Chi ne è il soggetto che ne risulta più danneggiato? Abbiamo visto nell’arco di secoli che il risultato è in realtà quello opposto a quello desiderato”.
(22 marzo 2017)