Diario del soldato – Eroi
“Per un istante, chiudete gli occhi e pensate al vostro eroe. Chi è e quali sono le qualità che lo rendono tale?”
Comincia così la storia a lieto fine di David Astioker, uno studente che frequenta il primo anno di liceo della scuola specializzata in nuove tecnologie dell’Aeronautica israeliana, situata a Beer Sheva.
La domanda posta non è altro che la traccia di un antipatico compito a sorpresa, assegnato con poco preavviso e con poche aspettative dall’insegnante della classe.
Le risposte in effetti si rivelano essere abbastanza omogenee e scontate; solamente quella di David riesce a stupire il professore.
“Il mio più grande eroe è Amir Eshel, il comandante dell’Aeronautica militare israeliana.”
Dopo pochi giorni David viene convocato nell’ufficio del comandante Eshel per un’importante colloquio. I due parlano di sogni nel cassetto, di progetti per il futuro, di ambizioni e di percorsi.
“Il mio sogno è quello di diventare un pilota, di riuscire a contribuire alla sicurezza del nostro paese, di essere ricordato per aver fatto qualcosa di buono, qualcosa di grande”, rivela il giovane David. “Il mio più grande sogno è scoprire un giorno che ce l’hai fatta. Pensi di riuscire a realizzarmelo?”, risponde sorridendo il comandante Eshel.
L’incontro viene suggellato con una stretta di mano e con un augurio. “Sai perfettamente dove vuoi arrivare, continua a porti degli obiettivi e raggiungili tutti. Mi fido di te.”
Insomma, se fosse questa una fiaba per bambini, la morale sarebbe molto chiara: non smettete mai di fantasticare, grandi e piccini, perché ogni tanto (si sa) i sogni diventano realtà.
David Zebuloni
(24 marzo 2017)