Eccomi
In questi giorni sto leggendo Eccomi di Jonathan Safran Foer, e in anteprima ad una riflessione vera e propria sul libro, devo confessare la mia sorpresa nel constatare quanto poco sia stata discussa concretamente questa opera sui quotidiani e sul web, rispetto a come era stata annunciata e poi introdotta.
Uno dei suoi temi principali è il rapporto tra la Diaspora – nel particolare quella statunitense – e Israele.
A proposito di questo legame, rileggendo il commento di Sergio della Pergola sul numero di Febbraio di Pagine Ebraiche, mi sembra di osservare che nel mondo ebraico si siano delineate due tendenze in parte contrapposte: da un lato v’è una forte preoccupazione per il decremento demografico della popolazione ebraica europea – dovuto sia all’aumento dell’antisemitismo/antisionismo che alle crisi economica – dall’altra v’è un evidente invito, specie da parte di alcuni politici al governo in Israele, a fare l’Aliyah e a dire definitivamente addio al vecchio continente. Della Pergola alla fine del suo intervento, afferma che “Israele deve oggi assumersi maggiori responsabilità nella tutela e continuità delle comunità attraverso il mondo”. Il rischio che non pochi hanno scorto è quello di un punto di rottura tra Israele e la Diaspora e quello di un ulteriore isolamento di Israele, e così anche del mondo ebraico, rispetto alla società e al resto del mondo. Una tendenza che ultimamente a livello globale parrebbe molto di moda.
Francesco Moises Bassano
(24 marzo 2017)