Europa alla prova dell’unità
L’attenzione del mondo puntata ieri su Roma dove, non senza qualche resistenza, i 27 leader europei hanno rilanciato l’impegno dell’unità per difendere valori e sfide comuni. L’Europa prova a ripartire puntando sulle diverse velocità che consentirebbero ai Paesi interessati a una maggiore coesione di procedere senza essere bloccati da quelli ancora non pronti. Il vertice dei capi di Stato e di governo svoltosi ieri Campidoglio, scrive il Corriere, “ha cercato di dare ai cittadini un segnale di unità politica anche su questo punto controverso”.
Nella giornata celebrativa dei Trattati, Roma supera la prova della sicurezza. “Poteva essere il corteo della devastazione, con la sua anima rivoltosa popolata di no global. Ma il lavoro di prevenzione messo in campo dalla Questura – sottolinea il Messaggero – ha permesso di evitare il peggio e di chiudere il serpentone di EuroStop, quello degli antagonisti e dei black bloc in trasferta, solo con qualche momento di tensione nella parte finale della manifestazione”.
Tra le manifestazioni più inquietanti quella organizzata da Alemanno e Storace non lontano dal Campidoglio. Con loro pezzi di destra, non solo romana, così raccontati dalla stessa testata: “Da Roberto Menia a Giuseppe Scopelliti. Fino ad Alfredo Iorio, leader del Trifoglio e responsabile della storica sezione del Movimento sociale di via Ottaviano, e ai giovani militanti di Patria. Tra i tassisti anti-Uber e gli avvocati ‘per i minimi tariffari’. In mezzo ci sono anche in nuovi ‘fascisti’ capitanati da Giuliano Castellino e dal suo movimento Roma ai romani (dentro si contano vecchi missini e militanti della ‘X Mas’ e di ‘Militia’) che, in meno di cento, rispolverano i saluti romani, attaccano gli immigrati di colore che provano solo ad attraversare la strada e bruciano in piazza le bandiere dell’Ue”.
Nome in codice: Ratafia. Un’operazione congiunta dei servizi segreti di Israele e Francia ha consentito, già prima del 2011, quando cominciò la guerra in Siria, di strappare preziose informazioni sul programma di armi chimiche del presidente siriano Bashar Al-Assad. “Un lavoro di fino, con risvolti psicologici, che supera la fantasia anche del più talentuoso degli sceneggiatori cinematografici” scrive La Stampa.
Contrastare l’analfabetismo religioso, prevenire la creazione di ‘stereotipi dell’altro’, favorire il dialogo fra diverse culture e religioni, sostenere le figure più vicine al detenuto. Sono gli obiettivi del progetto “Conoscere e gestire il pluralismo religioso negli istituti di pena lombardi” promosso da Università degli Studi di Milano, ministero della Giustizia, Diocesi di Milano, Coreis (Comunità religiosa islamica italiana), Comunità ebraica di Milano, Unione buddhista, Biblioteca ambrosiana e Caritas ambrosiana. A parlarne è l’edizione cittadina di Avvenire.
Detti e contraddetti del Talmud, il libro di Giuntina che raccoglie le rubriche del rav Amedeo Spagnoletto su Pagine Ebraiche, è oggi presentato sul domenicale del Sole 24 Ore. Sul Corriere Veneto si parla invece di Storia degli ebrei di Roma (ed. Mondadori), l’ultimo lavoro di Riccardo Calimani.
Otto poesie di Yehuda Atlas, il più celebre scrittore in versi per l’infanzia di Israele, protagoniste sulla Lettura del Corriere. “Le cantilene di Atlas – si legge – servono anche a sbloccare i ragazzini, li spingono a comporre la loro denuncia in rime, a raccontare quello che si tengono dentro”. Su Robinson di Repubblica si presenta invece Tre piani (ed. Neri Pozza) di Eshkol Nevo.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(26 marzo 2017)