Antico cimitero ebraico di Mantova,
la nota dei rabbini italiani
A seguito di articoli di stampa che presentano una contrapposizione presunta fra la posizione dei rabbini italiani “accomodanti” e rabbini americani intransigenti sulla questione del cimitero di Mantova vorremmo precisare che tale distinzione giornalistica è fuorviante e che per chiunque e in particolare per qualunque rabbino la regola fondamentale è l’applicazione della normativa halakhica che stabilisce che la sepoltura ebraica è perpetua e intangibile.
A questo proposito vorremmo citare quanto da noi comunicato al presidente UCEI in data 3 marzo 2017.
“L’area cimiteriale ebraica antica di Mantova deve essere trattata come ogni altro cimitero ebraico, secondo le regole della halakhà che, in primo luogo proibiscono qualsiasi edificazione sopra le sepolture (ricordiamo che la vendita del cimitero da parte della Comunità di Mantova non ne cambia lo status). L’ARI ribadisce che da questo principio non è lecito derogare e che ogni proposta di soluzione del problema dovrà comunque avere la preventiva approvazione della Consulta Rabbinica, a norma di Statuto”.
Il Consiglio dell’Assemblea Rabbinica Italiana
(28 marzo 2017)