“Mosca liberi i manifestanti”

rassegnaMosca rilasci tutti i manifestanti arrestati. A chiederlo il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, affermando di essere “particolarmente preoccupato dalle notizie sulla detenzioni di minori”. Per Jagland. “la detenzione di centinaia di cittadini, incluso il leader dell’opposizione Alexey Navalny, mentre esercitavano il loro diritto alla libertà d’espressione e a riunirsi pacificamente solleva questioni sul rispetto delle garanzie sancite dalla Convenzione europea dei diritti umani” che la Russia in quanto Stato membro del Consiglio d’Europa è tenuta a rispettare. Dal carcere – dove rimarrà per 15 giorni – il blogger Navalny, come raccontano Repubblica e Corriere della Sera, ha risposto all’arresto con un tweet: “verrà il tempo in cui saremo noi a processare loro. Ma lo faremo in modo onesto”. Il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano, in visita in Russia proprio durante le proteste di piazza, ribadisce al Messaggero la posizione dell’Italia e dell’Europa, ovvero di liberare immediatamente i manifestanti. Il dialogo con Mosca, afferma però Alfano, non deve essere interrotto, ricordando il ruolo russo in Libia e in Siria. Il ministro inoltre ha sostenuto che non ci siano prove dell’appoggio da parte di Mosca delle forze populiste anti-europee nel Vecchio Continente. A riguardo, il Messaggero ricorda la posizione, sull’altro versante, del Movimento Cinque Stelle che ha chiesto “il ritiro immediato delle sanzioni alla Russia che stanno togliendo 5 miliardi alle piccole e medie imprese”. Per i Cinque Stelle, scrive il quotidiano, l’Europa ha un atteggiamento russofobico, “antistorico”. Per questo Luigi Di Maio è contro le sanzioni “per iniziare a svelenire il clima” e sul riconoscimento formale della Crimea è possibilista: “Vediamo, andrebbero aperti dei tavoli negoziali”.

Hamas chiude il valico di Erez. Il movimento terroristico che controlla la Striscia di Gaza ha deciso di chiudere il valico di Erez, da dove passano ogni giorno merci e prodotti per la popolazioni palestinese. “La decisione – spiega l’Osservatore Romano – è stata presa dopo l’uccisione nei giorni scorsi di Mazan Fukha, uno dei principali comandanti di Hamas. Fonti palestinesi hanno fatto sapere che il valico resterà chiuso per tutti fino a nuovo ordine. Fukha, 38 anni, è stato ucciso nella tarda serata di venerdì scorso nei pressi della sua abitazione a Tel Hawa. Hamas ha subito accusato dell’omicidio Israele, che non ha confermato”.

Disorientanti e disinformati, giovani sostenitori del fascismo. Repubblica Roma riporta la polemica all’interno di una scuola della Capitale in cui un gruppo di genitori ha accusato una professoressa di fare apologia del fascismo. La docente ha spiegato: “Lungi da me, ovviamente, dare un indottrinamento facendo apologia di fascismo. Al contrario, posso dire che molti di questi ragazzi della terza hanno idee di destra e sono pro Mussolini. Io ho spiegato loro di guardare anche le leggi razziste e tutto ciò che ha fatto di cattivo, non solo le scuole, le bonifiche”. A dare una spiegazione della fascinazione dei giovani per il fascismo, un altro docente sempre su Repubblica Roma: “l’entusiasmo dei giovanissimi studenti per il fascismo spiegato in classe dalla professoressa è una possibilità reale, e non credo affatto che sia colpa della loro insegnante, non riesco proprio a immaginarla come una fanatica del regime che vuole trasmettere ai suoi allievi la bellezza del Ventennio e la rettitudine del Duce. Ho scoperto in questi ultimi anni che la maggior parte dei ragazzi è del tutto indifferente alla politica, o peggio ancora vede la politica solo come la mangiatoia dei furbastri, come un luogo sporco dove dominano incontrastati gli interessi privati, l’avidità, l’opportunismo”.

Londra, donne col velo contro il jihadismo. “Una catena umana importante e commovente, quella di Londra: fatta da donne che vedono come un tradimento e un insulto alla loro cultura e alla loro religione l’attentato commesso in nome dell’Islam. Dignitose, hanno in volto l’espressione del lutto, il rifiuto della barbarie, la ripulsa verso ciò che oggi umilia e minaccia tutti i musulmani”, così Repubblica racconta la manifestazione silenziosa e pacifica organizzata sul ponte di Westminster, dove la scorsa settimana un terrorista islamista ha ucciso e ferito decine di persone.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked