Mizrahim

ilana bahboutIl processo di integrazione degli ebrei nordafricani e mediorientali, tutti erroneamente designati con l’etichetta socio-politica di mizrahim, continua ad alimentare il discorso politico e culturale in Israele e a suscitare polemiche, a volte anche violente. Ciò accade ancora oggi, decenni dopo il loro insediamento, la loro partecipazione attiva a tutti gli ambiti di vita e delle istituzioni della società israeliana e i loro grandi contributi allo sviluppo economico e demografico del Paese. I nodi irrisolti legati alle tensioni e alle polemiche concernenti questioni identitarie, culturali, politiche ed economiche poggianti su diversi immaginari persistono a tutt’oggi. Questi ultimi comprendono un “immaginario delle civiltà” che esalta i cosiddetti valori dell’Occidente contro quelli del Levante. Questo è quello che afferma Joseph Chetrit, professore emerito di linguistica e socio-pragmatica all’Università di Haifa, uno dei massimi specialisti di cultura ebraica in Africa del Nord che sarà ospite al prossimo Moked. Chetrit racconterà le diverse fasi di una difficile integrazione fatta di tensioni e poste in gioco identitarie, comunitarie, culturali e politiche alimentate da un immaginario radicato. Nuove prospettive sono necessarie per alimentare invece una maggiore armonia all’interno del Paese.

Ilana Bahbout

(31 marzo 2017)