…Pesach

Ci sentiamo dire da anni che Pesach, festa di liberazione, dovrebbe spingerci a far pulizia anche del chametz che abbiamo dentro di noi. Non è proprio una cosa facile. È uno di quei moniti purtroppo improduttivi che, un anno dopo l’altro, lasciano la nostra situazione del tutto inalterata. Sarebbe, tuttavia, già un bel passo se riuscissimo a riconoscere di averlo dentro quel po’ di chametz, tutti e ciascuno di noi. Ma siamo troppo impegnati a cercare in casa nostra il chametz letterale. E, del resto, questo è quello che ci è stato insegnato, al di là dei richiami un po’ retorici e spesso privi di un esempio vivo.

Dario Calimani, Università Ca’ Foscari Venezia

(4 aprile 2017)