Qui Torino – In bilico tra pianti e risa

20170404_211658In bilico (noi gli ebrei e anche gli altri), Ed. Marsilio 2017. Questo il titolo della nuova raccolta di racconti di Aldo Zargani, presentata nei locali della Comunità ebraica di Torino. Si tratta di racconti “in bilico” tra tragedia e commedia, costruiti sui ricordi dei duri anni delle persecuzioni contro gli ebrei, vissute in prima persona dall’autore. Nato a Torino nel 1933 da famiglia ebraica, Zargani ha vissuto un’infanzia e una adolescenza segnate delle leggi fasciste e dall’occupazione nazista. A dialogare con l’autore, Tullio Levi per il Gruppo di Studi Ebraici, Alberto Cavaglion, storico della letteratura, ed Emilio Jona, avvocato, scrittore e musicologo.
“La peculiarità di Zargani – commenta in apertura Tullio Levi- è ancora una volta uno spiccato senso dello humor che si fa al contempo leggero, avvincente e profondo”. Emilio Jona invece sottolinea la leggerezza nella scrittura, intesa come sottrazione di peso, e lo fa a partire proprio dalla lettura del racconto “Berlinesi”. La leggerezza di cui parla Jona coincide con l’accezione propria di Italo Calvino che attribuiva all’essere “lieve” una valenza positiva, contrapposta alla pesantezza della storia. “Leggerezza non come fuga, anzi si tratta di una trattazione lieve eppure profonda”, conclude Jona. Poi è lo stesso autore a spiegare come avviene la genesi di un racconto: si parte dalle cose più strane, da immagini rubate qua e là, per poi addentrarsi in “esperimenti per andare oltre ai ricordi ed entrare poco alla volta nella vita contemporanea”. La memoria di Zargani, fatta di ricordi, si fonde quindi con il presente a volte sovrapponendo elementi del passato, a volte facendo marcatamente riferimento a questioni di attualità. Qui il racconto a tratti assume la forma di saggio, spiega Alberto Cavaglion, per poi riperdersi nell’immaginazione. “Novità di questa raccolta – sottolinea lo storico – è una comicità che vira spesso verso il grottesco. E questo aspetto non fa altro che amplificare il senso di vertigine tra pianti e risa”.

Alice Fubini

(5 aprile 2017)