…compostezza
A 30 anni dalla morte di Primo Levi, morte che molti non capirono, che taluni perfino rifiutarono, bisognerebbe essere in grado di dare valore a quei tratti di pensiero che erano anche una condizione per pensare e a cui spesso nessuno di noi bada: la ricchezza di suggestioni, la curiosità, l’ironia, il silenzio prima di rispondere, la sobrietà (forse il tratto che ci è più estraneo, immersi come siamo in un’epoca dove l’urlo o l’atto narcisistico sono dominanti). In una parola la compostezza. Tutti aspetti che sono inattuali. E che ci mancano.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(9 aprile 2017)