Dal Sinai alla California
ancora vittime e orrore
La mano dell’Isis nell’attentato al posto di blocco posto a protezione del monastero di Santa Caterina, nel deserto del Sinai. Un poliziotto è morto, feriti altri quattro agenti. “Da anni nel nord della penisola forte è la tensione provocata, con attacchi ripetuti alle forze dell’ordine, ma anche contro civili, da un gruppo affiliato all’Isis, particolarmente attivo e mai neutralizzato” scrive Il Messaggero. Nelle stesse ore a Fresno, in California, un uomo ha assaltato a colpi di pistola una chiesa al grido di “Allah akbar”, uccidendo tre persone.
La minaccia del terrorismo grava anche sulle prossime elezioni presidenziali in Francia. Una minaccia ancora più concreta da ieri, a cinque giorni dal voto, con le forze speciali e gli agenti dei servizi segreti che hanno arrestato a Marsiglia due uomini che stavano per compiere un attentato. Un’azione, spiega il Corriere, che è stata definita “certa e imminente” dal ministro del’Interno francese.
A proposito di terroristi, torna di gran moda il nome del pluriomicida palestinese Marwan Barghouti. “La tuta marrone da carcerato è diventata la sua divisa e il suo simbolo, lo ha reso il capopopolo più influente tra i palestinesi” scrive il Corriere, ricordando come lo stesso sia a capo della protesta che monta in questi giorni nelle carceri israeliana. Molto critica nel merito Fiamma Nirenstein, che sul Giornale contesta lo spazio e il riguardo che il New York Times ha concesso a Barghouti.
Sempre a proposito di terroristi, suscita sgomento la scoperta che a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, esista (da diversi anni) una strada intitolata ai “martiri palestinesi”. Il Giornale riporta una lettera di protesta inviata al sindaco del Comune lombardo da Andrea Jarach, presidente nazionale del Keren Hayesod.
L’associazione Free Ebrei renderà disponibile online, a partire da domani, una versione critica in italiano del Mein Kampf curata dallo studioso Vincenzo Pinto. “Un importante avvenimento politico-culturale” scrive Repubblica.
“Sono totalmente d’accordo con l’appello dell’Anpi a difendere la Brigata ebraica”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha risposto ieri alle parole del presidente provinciale dell’associazione dei partigiani, Roberto Cenati, intervenuto negli scorsi giorni con un chiaro messaggio rivolto a tutte le sezioni Anpi sotto la sua giurisdizione.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(19 aprile 2017)