Gentiloni in visita a Washington per il primo vertice con Trump
Si terrà oggi (sera inoltrata in Italia) a Washington il primo incontro tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Primo ministro italiano Paolo Gentiloni. A distanza di un mese dal vertice del G7 di Taormina – organizzato per fine maggio sotto la presidenza italiana – il Premier italiano sarà dunque ricevuto dal Presidente americano: sul tavolo, il ruolo della Nato – per cui Trump chiede un maggiore contributo economico da parte degli Stati membri – e questioni di politica internazionale. Secondo il Corriere, Gentiloni insisterà sull’impegno italiano nelle missioni di pace e proverà a spostare l’attenzione sul Mediterraneo e in particolare sulla Libia. Il presidente del Consiglio solleciterà un maggior appoggio americano nella mediazione tra Tripoli, Bengasi e le altre fazioni. Intanto gli Stati Uniti danno il via al riesame dell’intesa sul nucleare raggiunta sotto Obama con l’Iran: per il segretario di Stato Usa Rex Tillerson, infatti, “un Iran incontrollato può diventare un’altra Corea del Nord. Va valutato se la sospensione delle sanzioni sia vitale per la nostra sicurezza” (Repubblica).
Verso il 25 aprile, a Roma manifestazioni divise. Diversi quotidiani italiani riportano la notizia della nuova aspra polemica tra la sezione romana dell’Associazione nazionale partigiani (Anpi) e la Comunità ebraica della Capitale, dovuta alla partecipazione di movimenti filopalestinesi – che, come sottolineano La Stampa e Repubblica, nulla hanno a che fare con il 25 aprile e anzi da ricordare come durante la guerra il gran muftì palestinese si schierò al fianco di Hitler – al corteo della Liberazione. “Come italiana e come romana non mi sento più rappresentata dall’Anpi che nega l’importanza del contributo degli ebrei romani e della Brigata ebraica alla Lotta di liberazione dal nazifascismo”, afferma Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica romana (Repubblica Roma). Quest’ultima condurrà una propria manifestazione, dando appuntamento in via Balbo davanti a quella che, nei mesi successivi alla Liberazione, fu la sede della Brigata Ebraica. Un’iniziativa realizzata con la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Anche il Pd non parteciperà nella Capitale al corteo organizzato dall’Anpi, definendo la manifestazione romana, per bocca di Matteo Orfini, “elemento di divisione”. Difende invece il suo operato il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia (Repubblica Roma).
“Liberate il giornalista Del Grande”. L’Italia, con il ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha chiesto ieri al governo turco l’immediato rilascio del giornalista e regista italiano Gabriele Del Grande, rinchiuso da giorni nel centro di detenzione amministrativo turco di Mugla. “Ho chiamato il mio collega turco, Mevlut Cavusoglu, per ribadire la ferma richiesta del rilascio immediato” ha detto il ministro, ricevendo, ha fatto sapere, il “massimo impegno” dal governo turco sul fatto che “le procedure verranno concluse al più presto” (Repubblica e Corriere). L’arresto di Gabriele Del Grande, scrive Roberto Saviano su Repubblica, “riguarda tutti non solo perché Gabriele è innocente. La Turchia non si allontana semplicemente dall’Europa dei diritti, ma dimostra che sta iniziando un nuovo percorso autoritario che rischia di suggestionare tutte le forze populiste del mondo: quello di affermare che qualsiasi racconto diretto, libero e non negoziato con l’autorità sia un attacco compiuto per conto di gruppi di potere che possono essere di volta in volta gli occidentali, gli ebrei, i massoni e qualsiasi nemico immaginario il regime abbia bisogno di inventare all’occasione”.
Milano contro l’apologia di fascismo. “Il 25 Aprile è il momento per dire no a ogni apologia del fascismo. Non possiamo chiudere un cimitero ma non deporremo fiori al Campo io e vigileremo sulle manifestazioni. Auspico che ci siano forze dell’ordine all’interno e all’esterno, e al minimo sospetto di apologia si interverrà. Cercheremo di evitare ogni parata neofascista”. Così il sindaco Beppe Sala alla vigilia delle celebrazioni del 25 Aprile, riferendosi alle annunciate parate di CasaPound al Campo 10 del Musocco. Intervento apprezzato dal presidente dell’Anpi, Roberto Cenati: “Come Anpi stiamo combattendo contro il rifiorire di movimenti neonazisti che ci sono anche a Milano. Per questo abbiamo chiesto con un esposto al prefetto di vietare questa ignobile parata neonazista che si tiene da quattro anni al cimitero Maggiore” (Corriere Milano).
Francia, il pericolo astensionismo. “Lo spettro di un astensionismo record scuote la campagna presidenziale francese a quattro giorni dal primo turno del 23 aprile”, spiega La Stampa parlando delle imminenti elezioni francesi. Per il ministero dell’Interno transalpino il 30 per cento degli elettori non andrà alle urne, e questo scenario, scrive il quotidiano torinese, potrebbe contribuire all’ipotesi, non più completamente improbabile, di un ballottaggio tra Marine Le Pen (Front National) e Jean-Luc Mélenchon (la France Insoumise), i due candidati degli estremi in lotta contro l’Unione europea”. L’ultimo sondaggio vede davanti a tutti però Emmanuel Macron (En Marche) al 23%, seguito da Marine Le Pen al 22,5, poi Francois Fillon (Les Républicains) al 19,5, Jean-Luc Mélenchon al 19.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked