Casale Monferrato – Chi manipolava la cultura

Sinagoga_00123Le immagini sono semplici: una regata, un pittore, compaiono anche sui libri di storia, come il rogo dei libri invisi al regime, l’aereo di Italo Balbo o Hitler che intrattiene gli ospiti nel suo chalet sulle Alpi.
Sono le didascalie a rendere queste iconografie del regime fascista o nazista impersonali: “vincono a vela, bruciano libri, creano la loro arte” come se fossero azioni che in effetti può compiere chiunque. Osservandole si prova inevitabilmente un senso di allarme È questo l’effetto che ottengono le Manipolazioni di Cultura, questo il titolo complessivo delle opere di Fabio Mauri esposte fino al 14 maggio in sala Carmi, alla Comunità Ebraica di Casale Monferrato.
La mostra si è inaugurata domenica 23 aprile, data non casuale, come ha spiegato Elio Carmi, vicepresidente della Comunità casalese: il 23 cadeva in Israele il giorno di commemorazione della Shoah, mentre in Italia il 25 aprile è un giorno importante per le Comunità Ebraiche nazionali, dedicato al ricordo di una ritrovata libertà dopo uno dei periodi più bui della storia. La mostra di Fabio Mauri è forse il modo migliore per ricordare e riflettere sugli Sinagoga_00086orrori di quella dittatura di 70 anni fa. Anche la sua realizzazione è frutto di una singolare coincidenza, l’incontro tra Elio Carmi e il collezionista d’arte Emilio Figus, possessore di una cartella con appunto una serie di 15 immagini di un lavoro entrato di diritto, non solo nella storia dell’arte, ma anche dell’impegno civile. Da quando è stata editata nel 1976 Manipolazioni di cultura è stata esposta quasi in permanenza alla Biennale di Venezia e in tutto il Mondo. A ricordare la vita di Fabio Mauri è stata Daria Carmi, Assessore alla Cultura del Comune di Casale, qui nella veste di esperta di arte moderna.
Una vita degna di una biografia cinematografica quella di questo artista, spentosi novantenne nel 2009 ma che già nel primo dopoguerra era rimasto profondamente turbato dal dramma dei campi di concentramento, tanto da farne il centro di diverse opere e di un attivo antifascismo.
Sinagoga_00083Non è stata l’unica ricorrenza che si è celebrata domenica: cominciano anche i festeggiamenti per Yom Yerushalaim, in memoria dell’unificazione di Gerusalemme capitale dello stato ebraico. Per l’occasione nel Cortile della api si è svolta una piccola degustazione di vini prodotti in Israele, precisamente due Sauvignon bianchi della Galilea, guidata dalle spiegazioni di Vittoria Acik sulle regole che guidano la kasherut nel mondo enologico, con lei han brindato l’assessore Carmi e l’artista casalese Emanuela Serafino (Aeno).

Alberto Angelino

(26 aprile 2017)