Simha Rotem, l’ospite

david-meghnagiDalle memorie di Simha Rotem, uno dei leader della rivolta del Ghetto di Varsavia dell’aprile 1943.
“Appena arrivato a Tel Aviv, dopo la guerra, ho vissuto a casa di Zippora Czyzik, un’impiegata dell’ufficio di collocamento, e di suo marito Goldman. Quando andai da lei mi chiese che genere di lavoro stessi cercando e io le risposi che cercavo un lavoro duro nella costruzione di edifici. Mi guardò. Ero pazzo? Le spiegai: “No, è quello che voglio. Un lavoro fisico molto duro, che mi aiuti a non pensare.” Costruire era il lavoro più duro che potessi trovare. Non avevo una professione, cosa potevo fare? Non potevo andare in un ufficio. Dopo aver parlato del lavoro, Zippora mi ha chiesto dove sarei andato a dormire. Ho riso e le ho risposto che a Tel Aviv c’era un bella spiaggia dove d’estate, sotto le stelle, si dormiva benissimo. Lei ha preso le chiavi, ha scritto il suo indirizzo su un foglietto e me li ha dati. […] Avrei dovuto stare da loro per un mese, i suoi figli non c’erano, lei e il marito erano soli. Tutte le mattine, quando mi svegliavo, mi preparava un panino, andavo al lavoro e tornavo nel pomeriggio stanco morto. Invece di un mese sono rimasto tre o quattro mesi senza mai rendermi conto di ciò che 20141008_123135accadeva durante la notte mentre dormivo. Dormivo molto profondamente… Me lo dissero solo molto tempo dopo, dopo che li avevo lasciati. […] Mi dissero che non avevano mai potuto dormire perché ogni notte, per tutta la notte, gridavo in un modo orribile. Io ne ero stato del tutto ignaro e non ricordavo mai di aver sognato. Niente, niente, niente. Dormivo, mi alzavo la mattina e andavo a lavorare con il mio panino senza alcun sospetto. […] Erano una coppia con due figli, uno della mia età e uno più giovane, ma erano fuori, uno viveva in un kibbutz e l’altro era nella Resistenza, nell’Haganà, e in seguito divenne un mio amico… sono stato con loro più di tre mesi. Mi hanno anche aiutato ad andare a scuola. Sai, in tutto quel periodo della mia vita mi hanno aiutato in un modo incredibile”.

(“Conversazione con un eroe” a cura di Anna Rolli, prefazione di David Meghnagi- Belforte Editore, 2016).

David Meghnagi, Università di Roma Tre

(26 aprile 2017)