Shir shishi – “Una strega tutta trillo”
Ecco un’altra poesia di Rachel Halfi, scelta per la bellezza e la musicalità e non per nessun motivo celebrativo, come ad esempio il detestabile 8 marzo in cui tutti parlano dei diritti e della libertà della donna. I continui dibattiti avvengono troppi anni dopo il 1791, data in cui la scrittrice francese Olympe de Gouges contestò il testo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, pubblicata in Francia due anni prima. Nella generazione del terzo millennio le donne sono sempre più portatrici di nuove capacità, trilli, tamburelli e campanellini ma purtroppo la maledizione della lebbra rimane forte e colpisce ancora. Secondo le statistiche in Italia ogni tre giorni accade un femminicidio; meno che negli anni ’50, troppo per i giorni nostri.
Sono dipinta con le tinte di stregoni e lebbra,
tiro cordoni di paura,
sono intoccabile.
Vi illumino di cremisi, di porpora e di vincoli
e di abissi da non valicare
Vicino al mio corpo, restano con me, fedeli per sempre
i miei campanellini restano con me, trillano limpidi
di un trillo sottile, a me, a me
in contraddizione
con la realtà.
(Liriche delle streghe, 1979)
Sarah Kaminski, Università di Torino