…1967

La foto è sbiadita ma è di storica importanza. Era il maggio del 1967. Nel corso della sfilata militare del 19simo Yom Ha’atzmaut allo stadio dell’Università Ebraica di Gerusalemme gremito di folla, proprio verso la fine apparvero due camionette che trainavano due sparuti cannoncini. Per direttiva del primo ministro Levi Eshkol, la parata doveva essere limitata con meno militari e meno mezzi del solito. Gli addetti militari stranieri si erano rifiutati di presenziare. Il pubblico che fino a quel momento aveva visto solamente bei ragazzi e belle ragazze in divisa sfilare armati al massimo di un fucile era impaziente di vedere qualche arma vera. Finalmente, le due sparute bocche da fuoco, ognuna scortata da quattro uomini. Ricordo la delusione in tribuna, perfino qualche sorriso di commiserazione. È tutto qui il grande Zahal? Quella sera stessa il governo della Giordania presentava una protesta sostenendo che Israele aveva contravvenuto alle regole dell’armistizio che imponevano la demilitarizzazione di Gerusalemme. Il president Nasser dava ordine all’esercito egiziano di entrare nella penisola del Sinai, fino a quell momento anch’essa demililtarizzata. Era iniziata la conta alla rovescia che avrebbe portato di lì a poche settimane alla Guerra dei Sei Giorni.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(4 maggio 2017)