collettività…

Dalla descrizione del culto che si svolgeva nel Beth Ha-Miqdàsh il giorno di Kippur impariamo che il Kohèn Gadòl confessava e chiedeva perdono per le proprie colpe e per quelle della sua famiglia e della sua tribù, e solo dopo per quelle di tutto il popolo.
È stato osservato da qualche Maestro che coloro che si occupano della collettività dovrebbero capire da questo che è impensabile fare il bene del pubblico se non si è rimediato prima ai propri errori privati, perché una propria manchevolezza nel privato costituisce una breccia nella difesa e nella promozione del bene collettivo.

Elia Richetti, rabbino

(10 maggio 2017)