“Italia e Israele, rapporto speciale”

“Se questo paese ha un’anima, Gerusalemme è l’anima della Terra d’Israele”.
Si conclude con una citazione di David Ben Gurion l’intervento dell’ambasciatore israeliano Ofer Sachs, il padrone di casa della festa per celebrare i 69 anni di indipendenza dello Stato ebraico tenutasi ieri sera al Maxxi di Roma.
Una festa ma, come tradizione, anche con dei contenuti profondi. Centrale in questo senso una riflessione sui 50 anni della riunificazione di Gerusalemme, un anniversario in occasione del quale numerose sono le iniziative che verranno presentate nei prossimi giorni da UCEI, Comunità di Roma e ambasciata stessa. Ospite d’onore proprio il primo cittadino della capitale di Israele, Nir Barkat, che alla plate del Maxxi ha ricordato le peculiarità di un luogo che che non ha eguali al mondo. Gerusalemme come città della fratellanza, con la sua ineludibile prospettiva di includere e far coesistere identità diverse. “Affrontare e gestire i conflitti è la nostra sfida quotidiana. Una sfida le cui ricadute sono evidentemente globali” sottolinea Barkat.
Nel merito dei rapporti tra Italia e Israele, l’ambasciatore Sachs si è soffermato sulla decisione “senza compromessi” presa dall’Italia di opporsi alla risoluzione Unesco dei giorni scorsi (che Sachs ha definito “scandalosa”). Una posizione per la quale il diplomatico ha espresso “gratitudine” e “apprezzamento” al governo.
Numerosi i rappresentanti delle istituzioni presenti alla festa. Tra gli altri, il ministro dell’Interno Marco Minniti, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il presidente della Commissione Esteri del Senato Pierferdinando Casini, i sottosegretari Mario Giro e Sandro Gozi, Ad intervenire sul palco, oltre a Barkat e Sachs, anche la presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri e la presidente della Jerusalem Foundation Johanna Arbib.
Nel corso della serata è stato inoltre annunciato uno stanziamento speciale per le popolazioni colpite dal terremoto. “Una piccola goccia nell’oceano, ma senza la quale – è stato sottolineato – l’oceano stesso sarebbe privo di una goccia”.

Di seguito il testo integrale dell’intervento dell’ambasciatore:

Benvenuti alla festa per il Sessantanovesimo “Compleanno” dello Stato d’Israele.
Sono molto emozionato e felice di essere oggi qui con voi, qui a Roma e qui al MAXXI.
Questo distinto pubblico stasera rappresenta la grande varietà dei settori di attività che ci vedono occupati
nel corso dell’anno: cultura, economia, affari pubblici, politica, comunità ebraiche, e molti altri ancora.
La nostra scelta del MAXXI non è casuale.
Al di là delle nostre ottime relazioni con la dirigenza del museo e della lunga lista di artisti israeliani che hanno esposto proprio qui negli ultimi anni, questo museo si trova in una delle città più antiche al mondo, e fa da ponte fra l’antico e il moderno, in maniera straordinaria e unica.
Desidero quindi ringraziare la dirigenza del MAXXI per la collaborazione e la disponibilità ad ospitare questo evento, qui oggi.
Talking about the string that attached the past to the present, what is more symbolic than talking about Rome & Jerusalem?
The oldest Jewish Community outside the State of Israel is here in Rome, conducting a lively vivid and Influential activity for the last 2000 years.
Exactly 120 years ago in 1897 the 1st Zionist congress gathered under the leadership of Theodor Herzl and declared: “Zionism seeks to establish a home for the Jewish people in Palestine, secured under public law.”
Twenty years later, in the Balfour declaration, an international endorsement was given to the right of the Jewish people to re-build its home in Israel.

And today we are celebrating the 69th anniversary of Israel and the 50th year of unification of our capital Jerusalem.
Israel’s achievements in the fields of Science and technology, Economy, culture and education are inspiring despite its young age.
Nonetheless, with any achievement an even greater challenge is shaped.
On our shoulders, the citizens of Israel, and on the shoulders of our leaders, lies the responsibility not to stop dreaming and to act determinately to form a brighter future for our children, wherever they are Jews, Christians, Muslims, all citizens of the state.
Quanto a Israele e l’Italia: i mesi recenti hanno visto la profonda amicizia tra i due Paesi raggiungere nuove vette, con la decisione senza compromessi
presa dall’Italia di opporsi alla scandalosa risoluzione UNESCO dei giorni scorsi.
Per questo esprimo tutta la nostra gratitùdine e il nostro apprezzamento.

Negli ultimi mesi, a Roma e Gerusalemme, è giunto in visita un numero notevole di esponenti di primo piano, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, alti funzionari del Ministero della Difesa e molti altri.
Queste non sono state certamente visite di cortesia, ma visite con uno scopo ben preciso e importante, e sono indice di quanto stretti siano i rapporti tra i due Paesi.
La più grande Associazione Parlamentare di Amicizia in Europa, è attiva proprio qui in Italia, e i suoi esponenti sono da poco tornati da una visita in Israele.
La profonda cooperazione culturale e accadèmica contìnua a crescere, con un ampio spettro di attività in Israele e in tutta l’Italia.
Oltre 1500 ricerche congiunte sono oggi in atto fra ricercatori italiani ed israeliani.
Even so, towards the 70th anniversary of our country, our duty and our joint mission is to keep on with the same determination to enhance our countries collaboration in every possible vertical.
Enabling us all, to meet again here in Rome and to look back on the past year with satisfaction, while striving for continued and fruitful cooperation.
Gradirei porgere un sincèro e dovuto ringraziamento a tutto il personale della nostra Ambasciata a Roma, che ha reso possibile questa serata, e ovviamente grazie a tutti voi che siete venuti qui stasera per stare con noi, e festeggiare lo Stato d’Israele.
Per conclùdere con le parole del Primo Ministro d’Israele David Ben-Gurion:
“אם לארץ נשמה – הרי ירושלים היא נשמתה של ארץ ישראל.”
“Se questo Paese ha un’ánima, Gerusalemme è l’ánima della Terra d’Israele”.
חג עצמאות שמח.

(9 maggio 2017)