Macellazione rituale, in Belgiouna commissione vuole vietarla
La Commissione Ambiente del Parlamento vallone – che rappresenta una delle tre regioni in cui è suddiviso il Belgio – ha recentemente deliberato che, a partire dal settembre 2019, tutte le macellazione senza stordimento saranno vietate. Questo significa che nella regione non sarà più possibile effettuare la macellazione secondo la legge ebraica (shechitah) e islamica (dhabihah). Entrambe infatti – con una normativa più stringente per quella ebraica – proibiscono lo stordimento preventivo dell’animale. Contro questo provvedimento, che sarà votato dal Parlamento vallone in seduta plenaria il prossimo 17 maggio, sono intervenuti i vertici dell’ebraismo belga e non solo. Nelle scorse ore il rabbino capo di Bruxelles Albert Guigui ha chiesto a Frans Timmermans, Primo vicepresidente della Commissione europea, di intervenire contro la decisione della Commissione della Vallonia. “Le chiediamo come nostro amico e alleato di partecipare a questa lotta che è una lotta per la libertà religiosa”, le parole di rav Guigui a Timmermans. Un appello lanciato durante la presenza dello stesso Timmermans all’assemblea della Conferenza europea dei rabbini in corso ad Amsterdam. Secondo Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza europea dei rabbini, la lotta per proteggere la shechitah in Europa – che in diversi paesi, nel recente passato, si è cercato di vietare – è una delle “sfide principali” che oggi i cittadini ebrei del Vecchio continente devono affrontare.
Durante il suo discorso ai 250 delegati presenti ad Amsterdam, Timmermans ha ribadito il suo impegno e quello dell’Unione europea per combattere l’antisemitismo e a difesa delle libertà religiose. Secondo il Primo vicepresidente della Commissione europea, la macellazione rituale “non costituisce un problema” se “fatto da persone addestrate a farlo”. Ovvero il caso della religione ebraica, dove chi esegue la shechitah – che consiste nella recisione rapida, con un coltello molto affilato, della vena giugulare, dell’esofago e della trachea dell’animale – ha alle spalle diversi anni di studio e deve ottenere una qualifica professionale ben precisa (diventare cioè shochet).
Di fronte all’appello del rabbino capo di Bruxelles, Timmermans è rimasto vago: “Per quanto riguarda il benessere degli animali, lasciamo che i fatti parlino da soli – ha dichiarato – Lasciamo che sia la scienza a testimoniare sulla questione della sofferenza degli animali quando vengono macellati”.
Critiche e parola di preoccupazione per il provvedimento della Commissione della Vallonia sono arrivate anche da Israele. “Questa decisione costituisce una grave violazione della libertà di religione e danneggia i sentimenti di molti ebrei che non vogliono altro che rispettare rigorosamente la legge ebraica e eseguire la macellazione casher come da tradizione ebraica”, ha dichiarato il ministro israeliano degli Affari Religiosi David Azulay.
Daniel Reichel
(10 maggio 2017)