Vaticano, il balletto che fa discutere
Una delegazione di ebrei haredi (ultraortodossi) ha incontrato di recente il papa in Vaticano. Secondo le agenzie di stampa, oggetto del confronto con il gruppo di rabbini – guidato da Edgar Gluck, rabbino capo di Galizia – la tutela dei cimiteri ebraici in Europa e la lotta contro l’abuso sessuale sui minori. Sul web è comparsa anche una testimonianza video di questo incontro, che però ha attirato forti critiche da parte di alcuni membri della Comunità ebraica ortodossa americana: nel video, diventato virale sui social network, si vede il gruppo di haredim intonare un salmo e suonare la chitarra di fronte a Bergoglio. Il sito Yeshiva World News spiega che “l’incontro ha creato un certo subbuglio in alcuni che credono che sia stata un’iniziativa sbagliata”.
Tra le preoccupazioni richiamate dai critici – riporta l’agenzia di stampa ebraica Jta – la grande croce usata dal papa durante l’incontro, che “suggeriva che i rabbini fossero in presenza Avodà Zarà (culto idolatrico)”. Altri hanno invece si sono chiesti se fosse il caso che “i rabbini suonassero musica e cantassero durante i giorni di semi-lutto che portano a Lag Baomer”. Dovber Pinson, rabbino Chabad e decano della Iyyun Yeshiva a Brooklyn nonché parte della delegazione accolta da Bergoglio, in una lettera afferma che “purtroppo è stata offuscata la missione per cui io ero lì”.
D’altra parte Pinson, rammaricato per la diffusione del video, afferma che l’incontro con il papa è stato “un vero Kiddush HaShem (santificazione del nome di Dio)” e che “che, con l’aiuto di Hashem, porterà benefici agli ebrei di tutto il mondo”.
(11 maggio 2017)