Alberto Mieli incontra l’Università
“Ecco la mia testimonianza”
Si è svolto ieri, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata, un incontro con il Testimone della Shoah Alberto Mieli, deportato ad Auschwitz e tra gli ultimi sopravvissuti romani a decidere di sciogliere il silenzio e parlare dell’esperienza nel lager. Mieli è oggi impegnato nel trasmettere la Memoria ai ragazzi, con incontri nelle scuole in cui porta la sua toccante testimonianza.
A intervistarlo di fronte a una folta platea di studenti, dopo i saluti introduttivi del Rettore Giuseppe Novelli, la professoressa Myriam Silvera, docente di Storia e Cultura degli Ebrei a Tor Vergata e coordinatrice del Diploma di Laurea in Studi Ebraici dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. A moderare l’incontro la direttrice del Centro Romano di Studi sull’Ebraismo Marina Formica.
Scampato al rastrellamento del 16 ottobre, Mieli fu arrestato alcune settimane dopo perché trovato in possesso di materiale propagandistico della Resistenza, e inizialmente imprigionato insieme ai detenuti politici. Solo in seguito fu identificato come ebreo, e deportato ad Auschwitz: un evento che paradossalmente, nella sua drammaticità, lo salvò dalla strage delle Fosse Ardeatine.
Mieli ha raccontato la sua storia di fronte a un pubblico di studenti e professori. “Avrei preferito morire lì, piuttosto che essere costretto a ricordare gli orrori che ho visto ad Auschwitz”, ha detto ai ragazzi.
La storia di Alberto Mieli è raccontata nel libro Eravamo ebrei. Questa la nostra unica colpa, scritto con la nipote Ester. L’appuntamento si è svolto nell’ambito delle iniziative del Centro Romano di Studi sull’Ebraismo supportate anche dai fondi Otto per Mille dell’UCEI.
Marco di Porto
(12 maggio 2017)