melamed, teatro – La propaganda che uccide
“Terezin, la propaganda che uccide” è il titolo dell’iniziativa teatrale promossa dai ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo di Caselle, riproposta su iniziativa dell’Associazione Ex Allievi e Amici della Scuola Ebraica di Torino nei locali della stessa Comunità. Il progetto presentato, fatto di letture, musica e spezzoni cinematografici, è il frutto di un anno di lavoro e di studio attorno alle tematiche della propaganda nazifascista, con particolare riferimento al dramma celato di Terezin che ingannò il mondo intero. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione di Caselle, Erica Santoro . Gli studenti non si sono limitati a ricordare gli orrori della Shoah, ma hanno affrontato la questione con spirito critico e sguardo al mondo contemporaneo. Quattro i temi trattati: il primo la rivoluzione scientifica portata dall’introduzione del modello Copernicano, per poi arrivare a Darwin e all’eugenetica. Quindi la scienza al servizio della distorsione propagandistica. Da qui il secondo tema, propaganda come strumento che azzera il dissenso. Segue la storia del campo di Terezin e la sua strumentalizzazione a fini di tenere all’oscuro l’opinione pubblica della sorte degli ebrei e dell’esistenza dei lager. Infine una parabola sulla propaganda oggi. Dopo lo spettacolo è seguita la testimonianza di Silvia Geschmay Levi sulla storia dei suoi quattro nonni tutti internati nel campo di Terezin.
Giulio Disegni, presidente dell’As.S.E.T. e vicepresidente Ucei, ha definito questo lavoro un’importante occasione di interazione di una scuola con la Comunità Ebraica di Torino. Presenti alla serata, oltre al presidente della Comunità Ebraica Dario Disegni, anche la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Caselle, Loredana Meuti, l’Assessore alla cultura e il sindaco di Caselle, Luca Baracco.
Alice Fubini
(12 maggio 2017)