imbrogli…

Il divieto di imbrogliare è scritto due volte, a distanza di pochissimi versetti. Nel verso 14 è scritto: “Non imbrogliate ognuno il proprio fratello”, al 17 è scritto: “Non imbrogliate ognuno il suo compagno, e abbi timore del tuo D.o, poiché Io sono l’Eterno, vostro D.o”.
I Maestri si sono domandati il perché della ripetizione, e sono arrivati alla conclusione che il primo versetto si riferisce al divieto di imbrogliare persone corrette ed oneste, il secondo vieta di imbrogliare anche un proprio “compagno” di imbrogli: che nessuno pensi che, essendo l’altro un imbroglione, sia lecito ripagarlo della stessa moneta. Ciò perché chi veramente giudica è Ha-Qadòsh Barùkh Hu.

Elia Richetti, rabbino

(18 maggio 2017)