…responsabilità
“…Per sconfiggere il male, bisogna anticipare il bene. In questo modo, come è accaduto a tanti giusti nella storia, che hanno riempito uno spazio vuoto e hanno costruito piccole isole di umanità, l’uomo responsabile nel suo ambito di sovranità offre il suo contributo per raddrizzare il mondo. Il suo esempio può diventare contagioso e accendere una scintilla tra gli altri uomini”.
Sono alcune delle parole della Carta delle responsabilità 2017, presentata alcuni giorni fa a Milano da Gariwo, a cui hanno aderito già in molti, personaggi illustri e gente comune, di diverse parti politiche, accomunati dal fatto di riconoscersi nelle sue parole, nelle sue analisi, nelle sue prospettive. La Carta affronta i temi più urgenti e scottanti dei nostri giorni: i rischi per la democrazia, la necessità di ridare veste e ruolo all’Europa, i migranti, i muri, il razzismo e l’antisemitismo, la cultura dell’odio, il terrorismo. Propone a tutti di impegnarsi per assumersi responsabilità e gettare semi di verità e giustizia, per dare la loro opera a migliorare, a ricostruire il mondo. Sono parole in cui tutti si possono riconoscere, religiosi di tutte le fedi, laici, giovani e vecchi, persone di ogni paese e di ogni cultura. Purché decidano di metter fine all’egoismo, all’indifferenza, all’odio. Purché non abbiano paura di mostrarsi capaci di chinarsi a soccorrere i deboli e di non piegarsi di fronte agli egoismi e alle violenze, ripercorrendo così l’esempio dei giusti di ogni tempo e luogo.
Anna Foa, storica
(22 maggio 2017)