La reazione degli ebrei inglesi:
“Nel grande cuore di Manchester
la migliore risposta all’orrore”
Numerose le voci a levarsi, nel mondo ebraico inglese, a commento dell’azione terroristica compiuta nella notte a Manchester dall’Isis.
“Il peggior attacco terroristico nel nostro paese negli ultimi dodici anni” afferma in una nota l’attuale rabbino capo rav Ephraim Mirvis. “La devastazione portata da questo tipo di attacchi sta diventando sempre più familiare, purtroppo. In quest’ora di profondo dolore e di vicinanza ai familiari delle vittime, ci tengo comunque a sottolineare la reazione compatta che la città di Manchester sta mostrando al mondo. Gli hotel che hanno accolto persone a titolo gratuito, i taxi – la sua riflessione – che hanno fatto lo stesso così da permettere a persone amate di ricongiungersi”. Questo attacco, ha quindi osservato rav Mirvis, è “pura crudeltà”. Anche per il fatto di essere stato rivolto contro “vite giovani e innocenti”. A definire però lo spirito di una nazione, ha concluso il rabbino capo riallacciandosi al concetto precedentemente espresso, è proprio la fermezza della reazione. “Quando siamo attaccati dall’odio, noi rispondiamo con l’amore. Nulla o nessuno riuscirà a dividerci”.
Pensiero condiviso dal suo predecessore, rav Jonathan Sacks. “La risposta delle forze della sicurezza e della città di Manchester – il suo pensiero – ci ha mostrato il meglio di cui l’umanità disponga: ciascun individuo che si trovasse nei paraggi coinvolto nei soccorsi, i tanti che hanno aperto le porte di casa propria, degli hotel e dei negozi per dare ospitalità a chi ne aveva bisogno. O ancora chi si è offerto di portare a casa bambini sconvolti letteralmente sotto shock”. I terroristi vogliono portare la paura nel nostro mondo, ha aggiunto rav Sacks, “ma hanno sottostimato la nostra forza, come comunità locali, come nazione e come società globale”.
Anche per questo, si conclude il suo messaggio, “alla fine saranno loro a perdere”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(23 maggio 2017)