“Estremisti? Imam denunciano”
Dopo l’attentato di Manchester, la minaccia del terrorismo islamico continua ad essere al centro delle cronache (insieme naturalmente alla visita di Trump a Roma e all’incontro con il papa). “Noi imam denunciamo gli estremisti. E siamo orgogliosi di questa scelta” sostiene il presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir in una intervista a Goffredo Buccini del Corriere. Al giornalista che gli chiede “In Italia siete un milione e 800 mila: possibile che non riusciamo mai a vedere centomila musulmani in corteo contro i terroristi”, l’imam risponde: “Noi siamo italiani. E manifestiamo con i nostri concittadini italiani. Io non voglio fare una manifestazione di un solo colore religioso, la trappola dei terroristi è separarci, metterci in un ghetto”. Sostiene inoltre Elzir: “La nostra reazione si può vedere nei blitz antiterrorismo che dal Nord al Sud d’Italia vanno a segno anche grazie agli imam”.
Lo sguardo di molti è anche al prossimo G7 di Taormina, oltre al vertice che si apre in queste ore a Bruxelles. Quali le priorità dell’Italia in vista dell’appuntamento di questo fine settimana? Il Sole 24 Ore ricorda come, centrale nel corso dei lavori, sarà il tema delle migrazioni. Una sfida che riguarda molto da vicino il nostro paese, come ci ricorda il nuovo e drammatico naufragio nel Canale di Sicilia. “Serve – scrive il Sole – un regime globale per gestire sviluppo, sicurezza e rifugiati”.
“Trump non è interessato alla pace tra israeliani e palestinesi, come non è interessato il suo amico di famiglia Netanyahu. Entrambi vogliono mantenere lo status quo, quello che dicono e fanno in pubblico è solo una farsa. La verità è che entrambi non vogliono la nascita di uno Stato palestinese”. Così Abraham Yehoshua in una intervista al Fatto Quotidiano.
Inaugurata ieri a Roma, nella sede della Fondazione Museo della Shoah, la mostra “Sport, sportivi e Giochi olimpici in guerra (1936-1948)” frutto della collaborazione con il Memoriale della Shoah di Parigi. Scrive al riguardo Il Messaggero: “I cori razzisti a Muntari dopo Cagliari-Pescara sono storia di oggi, così come striscioni, insulti, aggressioni. Se lo sport è un terreno ‘privilegiato’ di discriminazione, una bella mostra aperta ieri alla Casina dei Vallati ricorda un’epoca certamente più buia”.
Gualtiero Bassetti, 75 anni, attuale arcivescovo di Perugia, è da ieri il nuovo presidente della CEI. “Il presidente dei vescovi che ama improvvisare” lo descrive Andrea Tornielli in un ritratto sulla Stampa. Bassetti è nato a Marradi, in provincia di Firenze: il paese di Dino Campana. Decisiva nella sua formazione la figura di don Milani.
Dalla rete alla carta stampata il saluto romano di un prete (don Orlando Amendola) che, a Milano, ha voluto omaggiare in modo estremo un rapinatore squadrista morto quaranta anni fa. “Chi lo conosce sa che il sacerdote non è nuovo a esibizioni ‘politiche’ a sostegno dell’estrema destra” scrive su Repubblica Paolo Berizzi, che molte inchieste ha firmato in questi ultimi tempi sull’ascesa di forze neofasciste in Lombardia.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 maggio 2017)