Gli eventi per Yom Yerushalaim
“Un successo, ed è solo l’inizio”
“Il bilancio non può che essere positivo: relatori illustri, incontri di altissimo livello. Uno stimolo ad approfondire la realtà di Gerusalemme, ben oltre il conflitto”.
È soddisfatta Raffaella Di Castro, responsabile delle attività culturali del Centro Bibliografico UCEI e tra le principali animatrici degli eventi legati a Yom Yerushalaim, i festeggiamenti per Gerusalemme nel cinquantenario della riunificazione.
Ieri, al Centro Ebraico Il Pitigliani, un’intera giornata di approfondimento ha portato all’attenzione di tanti una Gerusalemme meno conosciuta. Quella che si afferma nel campo delle nuove tecnologie e dell’accademia, che guarda a un futuro di possibilità mettendo in dialogo mondi e realtà diverse. Una giornata densa, iniziata di buon mattino e conclusasi in serata con la proiezione di un documentario inedito con protagonista David Ben Gurion – “Ben Gurion, Epylogue”. Il lascito alle nuove generazioni di un grande uomo, che ha fatto la storia di Israele e che ancora oggi sembra indicare la strada da seguire.
“La sua è una riflessione che ci incalza e spinge a dare un contributo. Gerusalemme non ha ancora esaurito il suo compito, deve e può fare ancora molto. Per se stessa e per l’umanità intera” osserva Di Castro.
Ci sono tanti stimoli da raccogliere dalle giornate celebrative di Yom Yerushalaim, che hanno presso avvio alcune settimane fa con una lezione al Collegio Rabbinico, sono proseguite con un convegno al Centro Bibliografico, hanno visto centinaia di romani radunarsi ai Mercati di Traiano per un evento che ha saputo intrecciare insieme musica, danza, arte in molte sue varianti.
“C’era un filo conduttore in tutte queste iniziative, pensate come tante tessere dello stesso mosaico. E cioè l’idea di rafforzare la speranza che questa città possa essere sempre di più un ponte tra culture diverse. Una Gerusalemme plurale, caratterizzata da molte anime e sfaccettature. Una Gerusalemme che ci insegna come la cultura non vada soltanto trasmessa, ma creata, continuamente rinnovata. È stato – riflette Di Castro – un viaggio davvero entusiasmante”.
Un viaggio che però è tutto fuorché esaurito. Perché l’idea, spiega la studiosa, è di proporre presto nuove attività che vadano a inserirsi nel solco tracciato. “È questa la grande sfida e la grande opportunità offerta dagli anniversari. L’avvio di un percorso – conclude – che possa portarci lontano con la consapevolezza e con i pensieri”.
(29 maggio 2017)