…scelte

Mentre è ancora da chiarire la dinamica dell’attentato plurimo avvenuto questa mattina in Iran, si confondono ancor di più i confini della scelta del fronte sunnita di isolare il Qatar per le sue complicità col terrorismo e per la sua benevolenza proprio nei confronti del regime degli ayatollah. Trump rivendica di aver imposto a tutti questa presa di posizione, ma non si capisce bene la convenienza di mettere all’angolo il Paese che ospita la più importante base americana del Medio Oriente. Se, poi, è comprensibile la posizione di Al-Sisi, che deve fronteggiare in casa la pressione jihadista, appare ridicola quella della corona saudita, ad oggi il principale centro di propaganda islamista al mondo. Non parliamo della posizione turca, ambigua come sempre. In tutto questo, Bibi sembra aver scelto senza indugi il fronte saudita, puntando più sui governi che sulle potenzialità della società civile, che in Iran è molto avanzata (per lo meno nelle città), mentre quella saudita nemmeno esiste. Non resta che sperare che sia la scelta giusta; gli attentati della mattina non inducono certo ad immaginare l’Iran come principale sponsor di quello stesso terrorismo che minaccia Israele.

Davide Assael, ricercatore

(7 giugno 2017)